L’associazione studi giuridici sull’immigrazione lancia l’allarme: “La tutela contro il licenziamento discriminatorio è bassissima, perché difficile da dimostrare. Mentre riformando lo statuto dei lavoratori saranno mandati via i lavoratori più deboli, con problemi drammatici”. E corregge Renzi: “Anche nelle cooperative non c’è l'articolo 18”
ROMA - L’annunciata modifica dello Statuto dei lavoratori, colpirà soprattutto i soggetti deboli. A fare le spese della riforma dell’articolo 18 annunciata dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, saranno i lavoratori meno qualificati, e in particolare gli stranieri. Non basterà, infatti, conservare come un baluardo per la difesa dei diritti, la norma contro il licenziamento discriminatorio, perché coloro che hanno minore potere contrattuale di fronte al proprio datore di lavoro, siano realmente salvaguardati. A sottolinearlo è Alberto Guariso, esperto di lavoro e discriminazione per l’Asgi, l’associazione studi giuridici per l’immigrazione.