Dopo mesi di trattative e settimane di audizioni, domani il voto a Strasburgo. Al commissario greco Avramopoulos, già responsabile già per affari interni e immigrazione, andrà anche la delega alla cittadinanza, tolta all'ungherese Tibor Navracsics
Ci siamo, dopo mesi di trattative e negoziati e settimane di audizioni, tutto è pronto per il voto, domani a Strasburgo, con cui il Parlamento Europeo approverà con tutta probabilità la commissione Juncker. Per quanto riguarda i commissari designati che si occuperanno di politiche sociali, non c’è stata nessuna bocciatura da parte degli eurodeputati, ma c’è sicuramente chi ha fatto meglio e chi ha rischiato di più di non farcela.
Fra quelli che hanno sudato freddo c’è stato l’ungherese Tibor Navracsics, il cui portafoglio sarà quello all’educazione, ai giovani ma non più alla cittadinanza. I parlamentari gli hanno infatti rinfacciato l’appartenenza a un partito, Fidesz, e a un governo, quello antiliberale di Orban, che ha voluto mettere il bavaglio ai media e poi, richiamato dall’Ue, ha dovuto fare parziale marcia indietro.