ROMA - “Il rischio contagio in Italia è bassissimo ma non del tutto assente; in realtà il pericolo non sono i migranti che raggiungono le nostre coste con i barconi, perché la durata del viaggio in questi casi è superiore ai 21 giorni, durata massima del periodo di incubazione del virus. Se arriverà qualche caso in Italia, è prevedibile che si tratterà di cooperanti, missionari o lavoratori provenienti dai paesi affetti dell'Africa occidentale, esclusivamente tramite viaggi in aereo”. A fare chiarezza sulla diffusione dell’Ebola è Maria Capobianchi, direttore del Laboratorio di virologia dell'Istituto nazionale malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma e membro del consiglio direttivo Amcli (Associazione microbiologi clinici italiani), che in questi giorni tiene un congresso nel quale si dibatte anche e soprattutto del virus che sinora, stando agli ultimi aggiornamenti dell’Oms, ha fatto quasi 5 mila vittime, quasi tutte in Africa e quasi la metà solo in Liberia.
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