Anche
se il bonus bebé ha durata triennale, sarà sufficiente richiederlo solo il primo
anno. Per il secondo e il terzo sarà sufficiente rinnovare l'Isee. Questa è una
delle indicazioni operative che verranno fornite con il decreto del Presidente
del consiglio dei ministri che attua l'incentivo introdotto dalla legge di
stabilità 2015, consistente in 960 euro all'anno per ogni figlio nato o adottato
nel triennio 2015-2017. Come annunciato l'altro ieri dal ministro dell'Interno
Angelino Alfano al termine del Consiglio dei ministri, il Dpcm è stato
sottoscritto dai ministri del Lavoro e della Sanità, ma perché il bonus diventi
effettivamente fruibile sarà necessaria ancora qualche settimana. Il decreto,
infatti, deve ricevere il concerto formale del ministero dell'Economia per poi
essere inviato alla Corte dei conti e quindi pubblicato sulla «Gazzetta
Ufficiale». Dopodiché serviranno altri 15 giorni per l'entrata in vigore a cui
seguirà il recepimento da parte dell'Inps.
La
domanda dovrà essere presentata all'istituto di previdenza entro 90 giorni dalla
nascita del figlio. In tal caso non si perde alcuna mensilità, mentre se la
richiesta sarà effettuata dopo i 90 giorni il bonus decorrerà da tale data.
Poiché il Dpcm arriva
successivamente al periodo di applicazione del bonus (che è valido per i nati o
gli adottati dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017), in prima applicazione i
90 giorni si calcoleranno dalla data di entrata in vigore del decreto stesso e
quindi non si perderà alcuna mensilità. Come anticipato, per il secondo e
il terzo anno non sarà necessario rinnovare la domanda ma si dovrà richiedere
l'Isee aggiornato. Verificata la sussistenza del requisito, continuerà a erogare
il contributo, o in caso contrario lo sospenderà.

Il
bonus, inoltre, sarà collegato al bambino e non ai genitori. Ciò significa che,
per esempio, in caso di cambio di affidamento da un genitore all'altro, il primo
perderà il diritto e il secondo dovrà fare domanda. Procedura analoga in caso di
perdità della potestà genitoriale o di affidamento a
terzi.
Come
previsto dalla clausola di salvaguardia contenuta nel comma 127 della legge di
stabilità, inoltre, sarà effettuato un monitoraggio mensile della spesa legata
al bonus. A fronte di tre mesi consecutivi di sforamento della soglia prevista
oltre il 10% scatterà la sospensione dell'accettazione delle domande in attesa
della revisione dell'importo o delle soglie di accesso che prevedono un Isee
familiare non superiore a 25mila euro per ottenere il bonus di 960 euro annui e
non superiore a 7mila euro per quello da 1.920 euro.