- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

mercoledì 25 marzo 2015

Voli di linea: cala il numero dei morti, ma il "low cost" minaccia la sicurezza

Secondo gli ultimi dati dello Iata, gli incidenti aerei hanno causato 939 morti nel 2014, contro i 2.010 del 2013. Ma i piloti denunciano: “L’aviazione è un business mozzafiato, in cui le pressioni finanziarie portano molti a volare oltre i limiti”

25 marzo 2015
ROMA - In aereo, si vola sempre più sicuri, sebbene le notizie delle ultime ore non siano rassicuranti: lo dicono, però, i dati della Iata (International air tran port association), pubblicati nelle scorse settimane nell’ultimo report annuale. Precisamente, nel 2014 i morti in incidenti aerei sono stati 641, a cui vanno aggiunti e però le 298 vittime dell’abbattimento dell’aereo Malaysia Airlines in Ucraina (che però non è considerato un incidente aereo e le cui vittime, di conseguenza, non entrano nel conteggio). In ogni caso, meno della metà rispetto al 2013, quando i morti in aereo erano stati 2.010: numeri comunque bassi, se si pensa che, nello stesso 2013, le vittime di incidenti stradali erano state oltre 3.300. Le tecnologie sempre più raffinate garantiscono quindi una sicurezza sempre crescente ai passeggeri e ai piloti a cui si affidano. Negli ultimi cinque anni – sempre secondo la Iata – la media è stata di 517 morti l’anno. In calo anche il numero degli incidenti: 12 nel 2014, contro i 16 dell’anno precedente, con una media di 19 incidenti l’anno nell’ultimo quinquennio.
Ora, il tragico incidente di ieri (perché di incidente si parla, fino a questo momento), è il primo in cui è coinvolto un aereo di una linea low cost: un universo, questo del “volo per tutti”, messo duramente sotto accusa, ultimamente, daun’inchiesta realizzata dalla rete televisiva France 2, con interviste a passeggeri, piloti e rappresentanti di compagnie aeree. Ad emergere con particolare evidenza è ilprogressivo peggioramento delle condizioni lavorative dei piloti, sia dal punto di vista finanziario, sia dal punto di vista della sicurezza: propria e dei passeggeri. Raphael Engel e Laurent Negre, autori del servizi, riportano alcuni dati significativi: mentre negli Stati Uniti, a seguito di tragici incidenti aerei, il turno massimo lavorativo è stato fissato in nove ore e per le lunghe tratte è prevista la presenza di tre piloti, gli stessi accorgimenti non si sono ancora presi in Europa, dove il turno può arrivare regolarmente fino a 8 ore consecutive e, anche sulle tratte più lunghe, è sufficiente la presenza di due piloti. Con evidenti conseguenze sul livello di sicurezza, tanto dell’equipaggio quanto dei passeggeri a bordo.