Dalla Locride a Foggia, fino a Catania, dove grazie anche a una volontaria di 15 anni, cento adolescenti accettano di “spostarsi” nelle sale allestite dai Salesiani. Dove non si gioca d’azzardo e si contrastano povertà, criminalità minorile e dispersione scolastica
03 giugno 2015
ROMA - “I diritti dei bambini, qui non esistono. Qui i ragazzi non hanno voce”. Sono le parole di Nella, volontaria a Locri presso l’Opera dei Salesiani per il Sociale. La donna, impegnata da sempre ad aiutare i minori, è riuscita a raccogliere le confidenze dei ragazzi che le consegnano spesso la loro sfiducia: “Anche se studio e vado a scuola il mio insegnante mi farà tante domande fino a farmi sbagliare e darmi così un brutto voto”.