Lo dice il rapporto Onds presentato oggi a Roma: 31.702 utenti nel 2014 (26 per cento in più). Radicchi: “Allarmante aumento povertà e disagio. In particolare, i minori non accompagnati, intercettati meglio dalla malavita che dalle istituzioni”
20 luglio 2015
ROMA - Aumentano le persone senza fissa dimora che si rivolgono agli help center delle stazioni italiane: sono stati 31.702 nel 2014 (il 26 per cento in più rispetto all’anno precedente), un numero che corrisponde a circa due terzi di tutti i senza dimora censiti dall'Istat nel nostro paese. Di questi 17.184 sono nuovi utenti (il 43 per cento in più rispetto al 2013). Lo dice il rapporto dell’Osservatorio nazionale sul disagio e sulla solidarietà nelle stazioni italiane (Onds), presentato oggi a Roma, nella sede di Ferrovie dello Stato .
“Sono numeri allarmanti che sottolineano un aumento preoccupante della povertà e del disagio sociale - sottolinea Alessandro Radicchi, direttore di Onds – è difficile avere dati sulle persone senza fissa dimora, così come è difficile inquadrare il tema della povertà estrema. Ma il nostro è un osservatorio privilegiato – spiega – l’hardware sono i nostri operatori e il software, Anthology, è un sistema di monitoraggio creato per l’attività dei nostri centri. Ee dal 1 agosto diventerà lo strumento ufficiale per censire le persone senza dimora di Roma Capitale. Una sorta di antologia condivisa per poter dire quali persone abbiamo davanti. Di certo il rapporto dice che c’è un aumento preoccupante: 31.702 nel 2014 corrispondono al 26 per cento in più di utenti, ma va anche ricordato che ci sono stati 330 mila interventi a bassa soglia, che riguardano le persone che non si fanno registrare, ma che come utenti anonimi si rivolgono a noi per chiedere un panino o di potersi fare una doccia”.