Nelle piantagioni dell’Agro Pontino 30 mila indiani vivono e lavorano a cottimo raccogliendo ortaggi per meno di 4 euro l’ora, senza diritti né ferie. Qualcuno inizia a far sentire la sua voce, ma il “padrone” resta una persona da rispettare sempre e comunque
05 luglio 2015
SABAUDIA – Sono tanti, tantissimi, circa 30mila. Un esercito di sfruttati che lavora 14 ore al giorno sotto il sole, in serre la cui temperatura sfiora i 50 gradi. Non si vedono facilmente anche se vivono in tutto l’Agro Pontino. Questi braccianti agricoli, infatti, lavorano nascosti dietro tendoni neri, piegati ore ed ore a raccogliere gli ortaggi che finiscono sulle nostre tavole.