- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

martedì 6 ottobre 2015

Ilva, è allarme rosso per i conti: 40-50 milioni di perdita al mese, a rischio i prossimi stipendi

Una perdita fra i 40 e i 50 milioni di euro al mese. Il miliardo 200 milioni che continuano a restare bloccati in Svizzera. E la paura degli operai dell'indotto e del siderurgico stesso di tornare nel buco nero. I sindacati tornano a lanciare l'allarme Ilva. Lo fanno, numeri alla mano, rispetto agli ultimi risultati con la paura, per il momento questa esclusa dall'azienda, che lo stipendio dei prossimi mesi potrebbe non essere garantito. Per questo hanno incontrato il presidente della Regione, Michele Emiliano, che ha parlato di un rischio "altissimo".

"L'Ilva si sta spegnendo - ha detto il governatore -  sia dal punto di vista giuridico sia per le perdite economiche che non si fermano. Dal punto di vista tecnico-giuridico, se non viene riambientalizzata i giudici interverranno nuovamente come previsto dalle leggi. E dubito che sarà possibile un nuovo decreto. Se la Corte costituzionale ha consentito il sacrificio di alcuni elementi fondamentali dell'ordinamento giuridico italiano, lo ha fatto perché c'era un termine entro il quale le attività dovevano essere compiute: in quel modo si giustificava il sacrificio di quei principi". "Dall'altra parte - ha aggiunto Emiliano - le perdite non si fermano, anche perché dalle dichiarazioni che ho percepito si è aggiunta alla perdita ordinaria una crisi generale del mercato dell'acciaio nel mondo che sta aggravando una situazione che già non era positiva. E quindi questi due elementi mettono questa fabbrica grandissimo rischio".
repubblica.it