Racconti da brivido
I racconti del personale viaggiante, così vengono definiti capotreno, macchinisti e ferrovieri, narrano di episodi, per ora sporadici, ai confini con la realtà. Lungo la Varese- Milano, un anno fa circa, due ventenni furono pizzicati mentre si concedevano un attimo di svago: lei stava praticando sesso orale a lui. «Spesso - raccontano i capotreno - troviamo anche dei preservativi usati. E le aggressioni più o meno violente contro di noi sono all’ordine del giorno. Sinora nessuno si è fatto male seriamente, per fortuna».
Dopo la sanguinosa aggressione a un capotreno a colpi di machete nel milanese l’estate scorsa si è cercato di correre ai ripari. Potenziando la presenza di vigilantes privati sui convogli. Vigilantes che viaggiano ovviamente disarmati, e che agiscono come deterrente «sul ragazzotto arrogante che rompe un sedile oppure insulta il controllore che lo vuole fare scendere - spiega Fiorenzo Campagnolo, del direttivo provinciale del sindacato Adl, ma soprattutto pendolare - Con i criminali di alto rango, che viaggiano sui treni ed è un fatto, il problema resta. Certo non possono essere questi vigilantes a occuparsi del servizio d’ordine sui treni».
Quanti sono in ogni caso? Circa 200 da «distribuire a rotazione» sui 2400 convoglio che ogni giorno circolano in Lombardia. Un rapporto numero improponibile.
Dopo la sanguinosa aggressione a un capotreno a colpi di machete nel milanese l’estate scorsa si è cercato di correre ai ripari. Potenziando la presenza di vigilantes privati sui convogli. Vigilantes che viaggiano ovviamente disarmati, e che agiscono come deterrente «sul ragazzotto arrogante che rompe un sedile oppure insulta il controllore che lo vuole fare scendere - spiega Fiorenzo Campagnolo, del direttivo provinciale del sindacato Adl, ma soprattutto pendolare - Con i criminali di alto rango, che viaggiano sui treni ed è un fatto, il problema resta. Certo non possono essere questi vigilantes a occuparsi del servizio d’ordine sui treni».
Quanti sono in ogni caso? Circa 200 da «distribuire a rotazione» sui 2400 convoglio che ogni giorno circolano in Lombardia. Un rapporto numero improponibile.
Questione di linee
La presenza di questo personale extra è concentrata sulle linee considerate ad alto rischio (la Milano-Treviglio è una di queste) segmento nel quale la Milano-Varese non rientra. Sui nostri treni «si tratta di presenze assolutamente sporadiche - dice Campagnolo - tranne che per il Malpensa Express. Qui abbiamo la presenza fissa di due vigilantes e, lo divo da pendolare, scoraggiano i balordi o gli sbruffoni. Sono troppo pochi, però, e assumerne altri costerebbe troppo».