Il sospetto di fondi neri incombe sull'appalto ferroviario di Malpensa. Un affare da 115 milioni di euro. Su ordine del pm Bruna Albertini, una pattuglia del Nucleo di polizia tributaria, esattamente una settimana fa, ha acquisito una serie di documenti nella sede delle Ferrovie Nord.
Nel mirino la gara "per la realizzazione di opere di collegamento ferroviario tra il Terminal 1 (T1) e il T2 dell'aeroporto internazionale di Malpensa, Lotto 2". La Procura non vuole scoprire le carte, ma dall'"ordine di esibizione di atti" formalizzato a Ferrovie Nord si evince che sta indagando sui manager di due società, la Titania srl - che si è aggiudicata l'appalto per la costruzione della "sede ferroviaria in trincea" -, e la Titania srl, che ha ottenuto lavori in subappalto. Gli indagati sono un manager "più altri", e i reati - secondo l'ipotesi accusatoria - sarebbero stati "accertati in data primo gennaio 2014 e permanenti sino al 22 luglio 2015". Le accuse ipotizzate sono quelle di frode fiscale, false fatture e omessa dichiarazione dei redditi.
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