il giudice del lavoro di
Busto Arsizio da ragione al lavoratore
L’OSPEDALE DI
GALLARATE DEVE PAGARE GLI STRAORDINARI
i nostri
legali sono a disposizione per tutti i dipendenti
Ieri
c'è stata una decisione favorevole per il sindacato di base Adl di Varese da
parte del tribunale di Busto Arsizio che sarà depositata tra 60gg. L'Azienda
ospedaliera di Gallarate aveva pagato solo 35h ad un proprio dipendente per
l'anno 2011 sulla base di un accordo sindacale che prevedeva l'utilizzo del
fondo straordinari. Il dipendente chiedeva anche la restante parte per un totale
di oltre 200 ore lavorate.
Il
tribunale di Busto (giudice dott.ssa La Russa, dispositivo di sentenza del
23.11.2015) ha deciso che gli venissero pagati tutte le ore eseguite in regime
di straordinario oltre a quelle dell'accordo. Un'altra vittoria di Adl di Varese
e dei lavoratori che lottano per i propri diritti. Un'altra sconfitta per
l'Azienda Ospedaliera di Gallarate che dovrà pagare le spese legali e gli
accessori di legge.
L'Azienda
Ospedaliera di Gallarate retribuisce solo una parte dello straordinario prodotto
in questi anni dai dipendenti, ADL chiede che vengano correttamente retribuite
tutte le ore di straordinario lavorate e che si trovi una soluzione che non
permetta di generare più straordinario strutturale dovuto a carenza di
personale. La soluzione a questo problema potrebbe essere l'istituto della banca
delle ore, attraverso cui l'Azienda ogni mese potrebbe pagare la differenza tra
ora ordinaria e ora di straordinario e non sarebbe incentivata a far produrre ai
dipendenti straordinari, la maggior parte dei quali non verrà mai pagata. Dato
che negli ultimi tre anni viene pagato solo lo straordinario fatto a seguito di
un ordine di servizio.
Il problema del
mancato pagamento degli straordinari non riguarda solo l’ospedale di Gallarate
ma quasi tutti gli ospedali non solo regionali, non ci sono più disponibilità
economiche per far fronte all’enorme numero di ore lavorare oltre l’orario
ordinario ma si continua a chiedere ai lavoratori di fare
straordinari.
Questo modo di fare
sta diventando la soluzione più comoda per le varie direzioni ospedaliere che,
così facendo, salvano le carenze occupazionali aumentando le ore di lavoro dei
dipendenti senza assumere altro personale ma poi non gli vengono retribuite le
ore di lavoro svolto, questa sentenza dovrebbe far ragionare sia gli
amministratori che i lavoratori che invitiamo fin da ora a rivolgersi ai legali
per le cause.
Ora ci aspettiamo che
per l’effetto domino anche altri lavoratori si prendano coraggio e avviino le
pratiche legali per farsi riconoscere i propri diritti e le proprie spettanze a
fronte del lavoro effettivamente svolto. è ora di finirla con questi
metodi.
Gallarate,
24 novembre 2015