Prima la spaccatura del fronte sindacale, con la Fiom isolata che dichiara sciopero in Alenia Aermacchi e AgustaWestland per far sentire la voce dei lavoratori in merito ai contenuti della trattativa sul contratto integrativo. Poi, proprio durante la giornata di giovedì 17 dicembre, durante lo sciopero di otto ore negli stabilimenti Agusta di Vergiate e Cascina Costa, laspaccatura diventa palpabile e si trasforma in tensione tra i lavoratori. Chi ha deciso di incrociare le braccia e di presidiare gli ingressi, non ha avuto modi gentili nei confronti dei colleghi che, invece, sarebbero anche entrati in fabbrica.
«Io credo che la Fiom abbia perso il senso della misura - commenta a caldo Paolo Carini, della Fim Cisl - dal momento che i lavoratori in sciopero hanno avuto comportamenti in stile Anni Settanta di cui non abbiamo nessuna nostalgia. Sono volati sputi e insulti nei confronti di chivoleva entrare al lavoro. Sono atteggiamenti inqualificabili. Non abbiamo alcuna nostalgia di questo stile che obbliga a partecipare alla protesta».
Una situazione vissuta anche da qualche lavoratore della Uilm. «Hanno cercato in tutti i modi di impedire ai nostri lavoratori di entrare - racconta anche Francesco Nicolia, della Uilm - con comportamenti che non approviamo e che speravamo di non vedere».