- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

giovedì 4 febbraio 2016

FINMECCANICA: UNA FUSIONE SENZA STRATEGIA


FINMECCANICA:
UNA FUSIONE SENZA STRATEGIA

Resoconto storico della vertenza

30 MARZO 2015

Finmeccanica: ADL Varese convocata in Parlamento
LA X COMMISSIONE ATTIV. PROD. ASCOLTA ADL
Il piano Moretti analizzato dai lavoratori delle fabbriche

Il 26/3/15, la X Commissione Parlamentare che si occupa delle Attività Produttive ha accolto la richiesta di ADL Varese di essere ascoltata in merito alla ristrutturazione del gruppo Finmeccanica secondo il piano industriale che l’Ing. M. Moretti ha presentato alle parti sociali nel feb. 2015. Davanti alla X Commissione si sono presentati due dipendenti e RSU di AgustaW (C. Costa) e A.Aermacchi (Venegono), accompagnati dall’operatore sindacale che si occupa di Finmeccanica. Gli stessi  hanno esposto dubbi e perplessità sulle politiche industriali dell’ing. Moretti. Nello specifico l’intervento si è suddiviso in due parti: la prima con l’analisi dell’impatto del piano all’interno delle aziende del gruppo; la seconda con l’analisi della situazione occupazionale del SUD e la decisione di cedere le produzioni civili.
Durante l’audizione è stato da noi distribuito un documento scritto che argomentava le nostre tesi. Il presidente della commissione, l’On.le Epifani, ci ha presentato ai parlamentari presenti dandoci la parola per esporre le nostre perplessità sul piano Moretti; della X Commissione (composta da 45 componenti), erano presenti 9 parlamentari in rappresentanza dei seguenti partiti politici: M5S, PD, Lega e FI. Al termine dei due interventi di ADL hanno preso la parola alcuni membri della commissione in rappresentanza di M5S, Lega e PD. La Commissione, dopo avere ascoltato e letto le relazioni esposte da ADL (e da FIM-FIOM-UILM in precedenza), si è impegnata  a coinvolgere il Parlamento a prendere in mano la situazione  al fine di mettere in atto una attenta analisi del piano Moretti  e, qualora se ne ravvisasse la necessità, dare precise indicazioni nel merito. La X Commissione ha ammesso di avere taciuto per troppo tempo e che quanto ascoltato dalle O.S. ha destato preoccupazioni sulla efficacia del piano Moretti; ha confermato che dovrebbe essere il Parlamento a dover analizzare il piano dando indicazioni all’Ing Moretti, cosa che finora non si è mai verificata.
In sintesi le perplessità di ADL sul piano Moretti si possono elencare nei seguenti punti:
1.       siamo contrari a cercare il “guadagno a tutti i costi” ma bisogna creare occupazione;
2.       a livello occupazionale si sta penalizzando il SUD in modo inaccettabile;
3.       ci vogliono regole di “trasparenza” e di “etica” per gli appalti del “fuori casa”;
4.       “chiudendo” gli appalti “fuori casa” vanno assunti i lavoratori interessati;
5.       la “qualità” del prodotto si ottiene con la conoscenza delle attività di ogni azienda;
6.       e’ un errore “esternalizzare” l’Engineering come ipotizzato in A.Aermacchi;
7.       ci risulta difficilmente realizzabile la “fusione” di aziende così diverse tra loro;
8.       siamo contrari alle cessioni del civile puntando tutto su difesa e sicurezza;
9.       non proseguire con gli F35 ma usare i soldi per creare occupazione e investimenti;
10.   ci vuole etica anche per la vendita dei velivoli a paesi belligeranti (M346/Israele);
11.   E’ il parlamento che deve dare indicazioni chiare all’Ing. Moretti e non il contrario;

4 NOVEMBRE 2015

Prosegue la trattativa tra i sindacati e la direzione
FINMECCANICA: ANALISI CRITICA DELL’ACCORDO
Tutti i precedenti accordi decadranno dal 1° gennaio 2016

Da metà settembre si è avviata la trattativa non-stop per arrivare ad un accordo di secondo livello che dovrebbe riguardare tutti i lavoratori dipendenti delle 10 aziende del gruppo Finmeccanica, stiamo parlando di oltre 50 mila lavoratori.
Non è nostra intenzione fare un comunicato polemico ma una semplice analisi critica divisa in 4/5 punti, cercando di sintetizzare tutti gli aspetti che noi riteniamo essere i punti deboli di questa trattativa per avere altri punti di vista più “costruttivi” e “positivi” basta leggere i comunicati sindacali separati, esposti nelle bacheche sindacali.
FGS (Finmeccanica Global Services): si sta portando a compimento il passaggio di tutti i servizi del Gruppo sotto il controllo diretto di FGS, sia per quanto riguarda i lavoratori che le strutture. FGS controllerà tutte le gare di appalto e tutta la manutenzione dell’intera Finmeccanica. Anche gli immobili passeranno sotto la proprietà di FGS con la conseguenza che le varie aziende non saranno più proprietarie degli stabili: Se FGS dovesse finire nelle mani sbagliate, saremmo costretti a pagare l’affitto (milionario) per usare i nostri stessi stabilimenti;
PDR (Premio di Risultato): non è possibile separare dalla trattativa la parte economica dalla parte normativa del premio, in questo modo la direzione di Finmeccanica potrà modificare a suo piacimento l’entità del premo a seconda che la parte delle regole siano più o meno vantaggiose; Il primo livello da raggiungere è un parametro definito FOCF che comprende anche tutte le uscite decise dal consiglio di amministrazione come ad esempio i dividendi, questo parametro è anche peggio del già contestato ROS; La direzione aziendale pretende di legare il futuro PDR alle assenze dei lavoratori prevedendo un ulteriore “punizione” per chi ha già delle difficoltà personali o familiari;
Accordo di sito sull’orario: riteniamo un errore aver firmato un accordo sulla flessibilità interna di ogni sito, e sulle relative turnazioni, senza avere previsto nello stesso accordo anche i relativi riconoscimenti economici già concordati nei precedenti accordi aziendali, una cosa è legata all’altra: non si può chiedere un sacrificio ai lavoratori senza stabilire l’incremento retributivo. Era anche possibile, in questa fase, estendere la flessibilità in entrata anche agli operai, come d'altronde ha fatto Finmeccanica sulla compensazione oraria ma invece non s’è fatto;
Rappresentanza dei Lavoratori: ogni organizzazione sindacale partecipa alla trattativa in modo separato una dall’altra, facendo comunicati separati e senza nemmeno stabilire una linea comune da tenere negli incontri. Non si è chiesto nemmeno un mandato ai lavoratori o alle singole RSU aziendali, senza parlare di una piattaforma comune: Presentarsi in ordine sparso è un grave errore e ci rende deboli nella trattativa.
Compensazione oraria: pur considerando il fatto che per alcune aziende è una possibilità in più di avere dei permessi per le assenze, riteniamo questo accordo economicamente vantaggioso per l’azienda che pretenderà il recupero nelle ore straordinarie pagandole come ordinarie: anche i 5 minuti dei turnisti vanno comunque recuperati con del lavoro straordinario pagato ordinario, mentre prima i ritardi entro i 2,59 minuti non erano considerati ritardi;

18 NOVEMBRE 2015

IL SALARIO, LA PROFESSIONALITA’ E I DIRITTI ACQUISITI NON SI TOCCANO
A seguito dalle assemblee tenutesi in data 13 e 18 novembre, la RSU AgustaWestland di CASCINA Costa indice

2 ORE DI SCIOPERO
Venerdì 20 Novembre 2015
con blocco dei cancelli

Obbiettivo della mobilitazione è dare un primo e forte segnale sulla situazione di stallo, sull’argomento PdR, venutasi a creare nel corso della Trattativa relativa al Contratto di secondo livello Finmeccanica. Inoltre vogliamo precise rassicurazioni sugli elementi specifici di professionalità, che Finmeccanica vorrebbe ridimensionare
Modalità di svolgimento dello sciopero:
·        lavoratori a giornata dalle ore 8.00 alle ore 10.00;
·        turnisti 1 turno dalle 7.00 alle 9.00
·        turnisti 2 turno dalle 20.00 alle 22.00
·        turnisti 3 turno dalle 22.00 alle 24.00
A sostegno dell’iniziativa si proclama il

BLOCCO TOTALE DEGLI STRAORDINARI
E DI OGNI FORMA DI ABBINAMENTO

finchè non si vedranno segnali positivi in merito all’andamento della Trattativa.
La RSU informerà i Lavoratori in merito agli sviluppi, in modo tale da decidere insieme le eventuali azioni future da intraprendere.
Tutti i Lavoratori devono timbrare ad eccezione dei lavoratori interinali che sono esentati da tale iniziativa.

23 NOVEMBRE 2015

APPELLO AI DIPENDENTI AGUSTA

La trattativa di Roma sta prendendo una direzione che non è quella sperata, per la prima volta si fa riferimento a “eccedenze di personale” derivanti dalla sovrapposizione delle varie società e,  nella discussione sul “premio di risultato” e sul “cedolino unico”, sono emerse forti perplessità sul mantenimento dei diritti acquisiti per tutti ma  principalmente per i nuovi assunti che, oltre a trovarsi uno stipendio con i minimi contrattuali, avranno la perdita di tutte le condizioni di miglior favore conquistate fino ad oggi.
In questa situazione non è pensabile che si possa rinunciare ad una consistente parte del Premio Di Risultato che racchiude tutti gli aumenti economici degli ultimi 18 anni: Secondo gli esempi fatti in assemblea, pur ottenendo poco meno dell’80% degli obbiettivi stabiliti del PDR, prenderemmo, al massimo, meno della metà del premio che, se si mantiene come valore massimo quello attuale, corrisponderebbe a circa 2400 euro.
Non è nemmeno pensabile rinunciare a tutte le indennità in cambio della sempre maggiore flessibilità operativa che ci viene richiesta per far fronte alle urgenze e ai continui ritardi: se si fa un calcolo di massima sui turni, sui notturni, sul lavoro al sabato o festivo, i lavoratori ci perderebbero centinaia di euro al mese.
Siamo consci anche che molti dipendenti del gruppo Finmeccanica non hanno i nostri problemi avendo degli stipendi molto più alti e con un PDR più basso rispetto a quello pagato in alcune aziende. Questi lavoratori, considerando il fatto che lo stipendio gli viene garantito, perderebbero molto meno (se ci perdono) rispetto ad altri.
 Questi sono solo alcuni esempi di come procede la negoziazione di Roma che annullerà, dal primo gennaio, tutti gli accordi aziendali delle 10 aziende coinvolte nella fusione, per un totale di oltre 40 mila dipendenti. Noi riteniamo siano più che sufficienti per cominciare a protestare e chiediamo a tutti il lavoratori di pretendere dalle RSU le assemblee dei lavoratori per decidere insieme le iniziative di lotta e di protesta da attuare.
Dopo le due ore di sciopero organizzato nelle varie sedi di Agusta, non possiamo credere di aver cambiato le condizioni della trattativa, anzi, è quanto mai necessario sostenere gli incontri di Roma con iniziative nelle varie aziende in modo unitario, senza mettersi gli uni contro gli altri, solo rimanendo uniti si fanno gli interessi dei lavoratori.

1 DICEMBRE 2015

Finmeccanica: i neoassunti ci perdono mille euro
ANNULLATI GLI ACCORDI STORICI  AGUSTA
Anche gli operai in forza rischiano di perdere OPERA

Per tutelare i lavoratori, la legge prevede che la direzione del personale informi i sindacati sulle conseguenze della fusione, ma Finmeccanica dice di non avere avuto tempo per verificare eventuali eccedenze di personale. Così non va bene, viene disattesa la legge fatta apposta per evitare licenziamenti unilaterali.
Per quanto sopra, ADL non firma il verbale previsto dall’Art. 47 L. 428/90.
Inoltre, l’accordo sul cedolino (busta paga) prevede il mantenimento del reddito per i lavoratori in forza ma non mantiene, per i neo assunti, il livello economico rivendicato negli anni passati e ultrattivo nel tempo, facendogli perdere una cifra che si aggira attorno ai mille euro all’anno.
Infine il premio OPERA, previsto dall’accordo Agusta, che gli operai ricevono come UNA-TANTUM, verrà discusso insieme al premio di risultato, ma, dato che gli operai Agusta sono gli unici a percepirlo, si corre il rischio di non riuscire a mantenerlo.

ASSEMBLEA NON RETRIBUITA - IN SCIOPERO
GIOVEDÌ 3 DICEMBRE 2015

14 DICEMBRE 2015


Sospeso il confronto sull’orario plurisettimanale
ORA LA SCURE SCENDE SUI PERMESSI E SUL WELFARE
Sindacati divisi: per qualcuno va tutto bene, per altri no

Come volevasi dimostrare siamo arrivati alla fine dell’anno e si avvicina pericolosamente il punto di non ritorno, gli atti formali per il passaggio alla nuova azienda “One Company” sono già firmati da mesi e la data riportata è il 1° gennaio 2016. le intenzioni di Moretti (e l’incarico che gli è stato conferito) erano chiari fin dall’inizio: risanare il gruppo anche con sacrifici. D'altronde il suo recente passato alle ferrovie non è stato senza sacrifici, soprattutto per i lavoratori: quelli fortunati hanno mantenuto il posto di lavoro, gli altri (decine di migliaia) non possono dire la stessa cosa. Che cosa ci possiamo aspettare di diverso nella “One.Company”?
Ma che cosa deve risanare Moretti in Finmeccanica? Un buco di bilancio di diversi miliardi di euro deciso dal consiglio di amministrazione precedente, ben sapendo dove si andava a finire: l’acquisto incauto di una azienda americana di 30 mila dipendenti che ha messo in ginocchio l’intero gruppo Italiano. Certo non è colpa di Moretti ma nemmeno dei lavoratori che continuano a fare il proprio lavoro seriamente come sempre fatto. Ora chi la deve pagare? Non certo i membri del vecchio consiglio di amministrazione che sono stati pure ringraziati per l’ottimo lavoro con una adeguata (e favolosa) ricompensa.
Certo, il gioco delle tre carte lo conosce bene il caro Moretti: ti fa credere di aver visto la carta giusta ma invece ti fa scegliere sempre quella sbagliata e, una mano dietro l’altra, mese dopo mese, si arriva alla fine dell’anno e Moretti qui cala l’asso di BASTONI: o si chiude entro il 23 dic. o decide lui senza accordo.

ASSEMBLEA NON RETRIBUITA - IN SCIOPERO
LUNEDÌ 14 DICEMBRE 2015

17 DICEMBRE 2015

NO AI RICATTI, SI’ AD UN VERO ACCORDO
LA TRATTATIVA DEVE PROSEGUIRE
ANCHE OLTRE LA FINE DELL’ANNO
A seguito dalle assemblee tenutesi in data 11 DICEMBRE, FIOM-CGIL e ADL Agusta Westland di Cascina Costa indice, in concomitanza con la ripresa della trattativa
8 ORE DI SCIOPERO
GIOVEDI 17 DICEMBRE 2015
CON PRESIDIO PERMANENTE AI CANCELLI
DALLE ORE 6.00 PER TUTTA LA GIORNATA
·         Per dire NO alle pretese FINMECCANICA di chiudere la trattativa ad ogni costo entro il 23 dicembre. Devono essere i contenuti a fare un buon accordo, non i tempi.
·         Per dire NO alla disdetta unilaterale degli accordi aziendali esistenti.
·         Per un welfare aziendale che non sia ridotto ad una manciata di ore.
·         Perché riprenda la trattativa sul PDR, evitando che questo diventi una “corsa ad ostacoli”.
·         Per la tutela dell’occupazione, per dire un forte NO agli esuberi.
A sostegno dell’iniziativa proseguirà il:

BLOCCO TOTALE DEGLI STRAORDINARI
E DI OGNI FORMA DI ABBINAMENTO

finché non si vedranno segnali positivi in merito all’andamento della trattativa. Informeremo i Lavoratori in merito agli sviluppi, in modo tale da decidere insieme le eventuali azioni future da intraprendere.
Chiediamo a tutti i lavoratori una massiccia partecipazione allo sciopero, e la disponibilità a venire a sostenere i presidi per tutta la durata dello sciopero.

21 DICEMBRE 2015

SCIOPERO IN AGUSTA COME I VECCHI TEMPI
PRESIDIO, SALAMELLE, MUSICA E..
Produzione ferma, reparti deserti,
anche gli impiegati ai cancelli

Una bella giornata di “lotta” come non se ne vedevano da anni, anzi, nemmeno vent’anni fa si era riusciti ad organizzare una giornata intera di presidio ai cancelli con i reparti completamente deserti, e con un’alta adesione anche da parte degli impiegati.
Lo sciopero organizzato solo da ADL e dalla FIOM, ha ottenuto un grande risultato anche da lavoratori iscritti ai sindacati che non hanno aderito all’iniziativa, unico neo: il tentativo da parte dei delegati delle altre sigle sindacali, di convincere i propri iscritti presenti al presidio, di entrare in azienda; tentativo fallito che dovrebbe far riflettere i lavoratori.
Una precisazione: il giorno di venerdì 11 dicembre 2015, su richiesta dei lavoratori, è stata indetta un’assemblea retribuita, in quell’occasione tutte le organizzazioni presenti (FIM-FIOM-UILM e ADL) hanno dichiarato lo sciopero di 8 ore con presidio ai cancelli. L’unica variazione era stato per il girono, da prima indetto per il 15 dicembre  ma poi spostato al 17 dicembre per tentare di coinvolgere altre aziende nell’iniziativa. Ora leggiamo vari comunicati contro lo sciopero, ci domandiamo il perché, dato che tutte le O.S. erano d’accordo sullo sciopero UNITARIO.
Seconda precisazione: la decisione di fare lo sciopero dello straordinario e dell’abbinamento è stata presa da tutte le RSU presenti in azienda, ora solo le RSU possono togliere lo sciopero dello straordinario e dell’abbinamento.
Ci teniamo a ricordare quali erano le motivazioni (alcune) dello sciopero: rispetto dell’Art. 47 L. 428/90 con l’indicazione di eventuali esuberi, dove possano essere e come verranno tutelati; evitare il trasferimento dei lavoratori da sito a sito; mantenere il PDR su livelli precedenti Agusta; non chiudere l’accordo obbligatoriamente entro fine anno; 
Ci aspettiamo il rispetto delle motivazioni dello sciopero.

ASSEMBLEA NON RETRIBUITA - IN SCIOPERO
MARTEDÌ 22 DICEMBRE 2015

22 DICEMBRE 2015

A seguito dalle assemblee UNITARIE tenutesi in data 18 NOVEMBRE 2015 e 11 DICEMBRE 2015, non essendo cambiate le motivazioni che hanno spinto i lavoratori a richiedere le iniziative di lotta, ADL AgustaWestland di C. Costa, mantiene a oltranza la dichiarazione di:

BLOCCO TOTALE DEGLI STRAORDINARI
E DI OGNI FORMA DI ABBINAMENTO
·         Per la tutela dell’occupazione, per dire un forte NO agli esuberi.
·         per evitare il trasferimento dei lavoratori da sito a sito.
·         Per dire NO alla disdetta unilaterale degli accordi aziendali esistenti.
·         Per un welfare aziendale che non sia ridotto ad una manciata di ore.
·         Perché riprenda la trattativa sul PDR, evitando che questo diventi una “corsa ad ostacoli”.
·         Per dire NO alle pretese FINMECCANICA di chiudere la trattativa ad ogni costo entro dicembre. Devono essere i contenuti a fare un buon accordo, non i tempi.
Al rientro del periodo di chiusura collettiva, valuteremo, insieme ai lavoratori, le ulteriori forme di lotta da intraprendere anche a fronte di una eventuale chiusura del contratto di secondo livello. Noi dobbiamo rendere conto solo ai lavoratori.

29 GENNAIO 2016

Finmeccanica: tutti contenti… tranne i lavoratori
PDR, OPERA, FGS, TRASFERTE, ART. 47, APPALTI…
LA CAPORETTO DEL SINDACATO
Un accordo che DISINTEGRA 100 anni di storia Agusta

Trasferte: la diaria aumenta ma il resto è un disastro, le ore di viaggio pagate all’85% anziché al 100%, il rimborso chilometrico che è meno della metà di quello previsto per legge,   sabati e domeniche pagate solo se si lavora, “forfait” inferiore a quello Agusta, rimborso dei pasti da “take-away”
Appalti: la “promessa” di “rispetto delle normative” non serve a molto, ci pare siano tutti obbligati al rispetto della legge: chi prende l’appalto (diretto, sub, o sub-sub appalto) deve (dovrebbe) dimostrare di essere un’azienda sana che non ha contenziosi in corso per motivi gravi, che paga i contributi e le tasse, che paga gli stipendi nei tempi giusti, va stabilito un minimo di valore dell’appalto che tenga conto di stipendi adeguati ecc…..
Permessi retribuiti per visita medica (64 ore x anno): è vero, si allarga la possibilità di fruire dei permessi per accompagnare parenti, ma il loro N° si riduce drasticamente rispetto ad Agusta che consente 3 permessi al mese di 3 ore (oltre 100 ore all’anno);
Nel frattempo, un pasticcio dietro l’altro: riduzione immotivata degli “esterni”, riduzione di tutti i budget di spesa, riduzione del 30% del valore degli appalti, nessuno sa ancora come ci chiamiamo e si continua a produrre documentazione a nome Agusta, le aziende non Italiane non firmano più i documenti perché non più Finmeccanica ….

ASSEMBLEA NON RETRIBUITA -IN SCIOPERO
MARTEDÌ 2 FEBBRAIO 2016

2 FEBBRAIO 2016

Finmeccanica, firmato l'accordo: l'inizio della fine

Tutti tirano un sospiro di sollievo, La sensazione generale è che sia finito un lungo periodo di incertezze iniziato la scorsa estate con l'avvio della trattativa sul contratto di II° livello del gruppo parastatale controllato da Moretti, ma in realtà è solo il primo passo del piano Moretti sulla riorganizzazione dell'intero gruppo. Fim Fiom e Uilm, nonostante alcune proteste all'Oto Melara di La Spezia e all'Alenia di Nola e alcuni segnali di poca trasparenza sul piano degli investimenti che arrivano dall'Agusta di Brindisi, Firmano l'intero accordo discusso, capitolo per capitolo, nei mesi scorsi.

CONCLUSIONI: L'ipotesi d'accordo è meramente legata al contenimento dei costi, quindi dei salari, condizionando i lavoratori ad una maggiore flessibilità degli orari di lavoro.  Non esiste una minima  proposta di ricerca, progettazione e sviluppo per il futuro.  Ci si dovrebbe domandare quali sono le prospettive future delle aziende di Finmeccanica? Che fine faranno le nostre capacità di progettazione? Che cosa faranno gli ingegneri e i tecnici?  Quali sono le reali strategie di politica industriale? Domande che aspettano una risposta prima che Moretti cominci a “tagliare” il personale e a svendere parti di aziende,  pur di fare cassa. 
Secondo noi, non ci sono le condizioni per approvare questo accordo. Noi diciamo NO.

ADL Varese - 3 Febbraio 2016