FINMECCANICA:
UNA FUSIONE SENZA STRATEGIA
Resoconto
storico della vertenza
30 MARZO 2015
Finmeccanica:
ADL Varese convocata in Parlamento
LA
X COMMISSIONE ATTIV. PROD. ASCOLTA ADL
Il
piano Moretti analizzato dai lavoratori delle fabbriche
Il 26/3/15, la X
Commissione Parlamentare che si occupa delle Attività Produttive ha accolto la
richiesta di ADL Varese di essere ascoltata in merito alla ristrutturazione del
gruppo Finmeccanica secondo il piano industriale che l’Ing. M. Moretti ha presentato
alle parti sociali nel feb. 2015. Davanti alla X Commissione si sono presentati
due dipendenti e RSU di AgustaW (C. Costa) e A.Aermacchi (Venegono),
accompagnati dall’operatore sindacale che si occupa di Finmeccanica. Gli stessi
hanno esposto dubbi e perplessità sulle politiche industriali dell’ing.
Moretti. Nello specifico l’intervento si è suddiviso in due parti: la prima con
l’analisi dell’impatto del piano all’interno delle aziende del gruppo; la
seconda con l’analisi della situazione occupazionale del SUD e la decisione di
cedere le produzioni civili.
Durante l’audizione è stato da noi distribuito un documento
scritto che argomentava le nostre tesi. Il presidente della commissione,
l’On.le Epifani, ci ha presentato ai parlamentari presenti dandoci la parola
per esporre le nostre perplessità sul piano Moretti; della X Commissione
(composta da 45 componenti), erano presenti 9 parlamentari in rappresentanza
dei seguenti partiti politici: M5S, PD, Lega e FI. Al termine dei due
interventi di ADL hanno preso la parola alcuni membri della commissione in
rappresentanza di M5S, Lega e PD. La Commissione, dopo avere ascoltato e letto
le relazioni esposte da ADL (e da FIM-FIOM-UILM in precedenza), si è impegnata
a coinvolgere il Parlamento a prendere in mano la situazione al fine di
mettere in atto una attenta analisi del piano Moretti e, qualora se ne
ravvisasse la necessità, dare precise indicazioni nel merito. La X Commissione
ha ammesso di avere taciuto per troppo tempo e che quanto ascoltato dalle O.S. ha
destato preoccupazioni sulla efficacia del piano Moretti; ha confermato che
dovrebbe essere il Parlamento a dover analizzare il piano dando indicazioni
all’Ing Moretti, cosa che finora non si è mai verificata.
In sintesi le perplessità di ADL sul piano Moretti si
possono elencare nei seguenti punti:
1. siamo contrari a
cercare il “guadagno a tutti i costi” ma bisogna creare occupazione;
2. a livello occupazionale
si sta penalizzando il SUD in modo inaccettabile;
3. ci vogliono regole di
“trasparenza” e di “etica” per gli appalti del “fuori casa”;
4. “chiudendo” gli appalti
“fuori casa” vanno assunti i lavoratori interessati;
5. la “qualità” del
prodotto si ottiene con la conoscenza delle attività di ogni azienda;
6. e’ un errore
“esternalizzare” l’Engineering come ipotizzato in A.Aermacchi;
7. ci risulta
difficilmente realizzabile la “fusione” di aziende così diverse tra loro;
8. siamo contrari alle
cessioni del civile puntando tutto su difesa e sicurezza;
9. non proseguire con gli
F35 ma usare i soldi per creare occupazione e investimenti;
10. ci vuole etica anche
per la vendita dei velivoli a paesi belligeranti (M346/Israele);
11. E’ il parlamento che
deve dare indicazioni chiare all’Ing. Moretti e non il contrario;
4 NOVEMBRE 2015
Prosegue
la trattativa tra i sindacati e la direzione
FINMECCANICA:
ANALISI CRITICA DELL’ACCORDO
Tutti
i precedenti accordi decadranno dal 1° gennaio 2016
Da metà settembre si è avviata la trattativa non-stop per
arrivare ad un accordo di secondo livello che dovrebbe riguardare tutti i
lavoratori dipendenti delle 10 aziende del gruppo Finmeccanica, stiamo parlando
di oltre 50 mila lavoratori.
Non è nostra intenzione fare un comunicato polemico ma una
semplice analisi critica divisa in 4/5 punti, cercando di sintetizzare tutti
gli aspetti che noi riteniamo essere i punti deboli di questa trattativa per
avere altri punti di vista più “costruttivi” e “positivi” basta leggere i
comunicati sindacali separati, esposti nelle bacheche sindacali.
FGS
(Finmeccanica Global Services): si sta portando a compimento il passaggio di tutti i
servizi del Gruppo sotto il controllo diretto di FGS, sia per quanto riguarda i
lavoratori che le strutture. FGS controllerà tutte le gare di appalto e tutta
la manutenzione dell’intera Finmeccanica. Anche gli immobili passeranno sotto
la proprietà di FGS con la conseguenza che le varie aziende non saranno più
proprietarie degli stabili: Se FGS dovesse finire nelle mani sbagliate, saremmo
costretti a pagare l’affitto (milionario) per usare i nostri stessi
stabilimenti;
PDR
(Premio di Risultato): non è possibile separare dalla trattativa la parte
economica dalla parte normativa del premio, in questo modo la direzione di
Finmeccanica potrà modificare a suo piacimento l’entità del premo a seconda che
la parte delle regole siano più o meno vantaggiose; Il primo livello da
raggiungere è un parametro definito FOCF che comprende anche tutte le uscite
decise dal consiglio di amministrazione come ad esempio i dividendi, questo
parametro è anche peggio del già contestato ROS; La direzione aziendale
pretende di legare il futuro PDR alle assenze dei lavoratori prevedendo un
ulteriore “punizione” per chi ha già delle difficoltà personali o familiari;
Accordo
di sito sull’orario: riteniamo un errore aver firmato un accordo sulla
flessibilità interna di ogni sito, e sulle relative turnazioni, senza avere
previsto nello stesso accordo anche i relativi riconoscimenti economici già
concordati nei precedenti accordi aziendali, una cosa è legata all’altra: non si
può chiedere un sacrificio ai lavoratori senza stabilire l’incremento
retributivo. Era anche possibile, in questa fase, estendere la flessibilità in
entrata anche agli operai, come d'altronde ha fatto Finmeccanica sulla
compensazione oraria ma invece non s’è fatto;
Rappresentanza
dei Lavoratori: ogni organizzazione sindacale partecipa alla trattativa in modo
separato una dall’altra, facendo comunicati separati e senza nemmeno stabilire
una linea comune da tenere negli incontri. Non si è chiesto nemmeno un mandato
ai lavoratori o alle singole RSU aziendali, senza parlare di una piattaforma
comune: Presentarsi in ordine sparso è un grave errore e ci rende deboli nella
trattativa.
Compensazione
oraria:
pur considerando il fatto che per alcune aziende è una possibilità in più di
avere dei permessi per le assenze, riteniamo questo accordo economicamente
vantaggioso per l’azienda che pretenderà il recupero nelle ore straordinarie
pagandole come ordinarie: anche i 5 minuti dei turnisti vanno comunque
recuperati con del lavoro straordinario pagato ordinario, mentre prima i
ritardi entro i 2,59 minuti non erano considerati ritardi;
18 NOVEMBRE 2015
IL
SALARIO, LA PROFESSIONALITA’ E I DIRITTI ACQUISITI NON SI TOCCANO
A
seguito dalle assemblee tenutesi in data 13 e 18 novembre, la RSU
AgustaWestland di CASCINA Costa indice
2 ORE DI SCIOPERO
Venerdì 20 Novembre 2015
con blocco dei cancelli
Obbiettivo della mobilitazione è dare un primo e forte
segnale sulla situazione di stallo, sull’argomento PdR, venutasi a creare nel
corso della Trattativa relativa al Contratto di secondo livello Finmeccanica.
Inoltre vogliamo precise rassicurazioni sugli elementi specifici di
professionalità, che Finmeccanica vorrebbe ridimensionare
Modalità di svolgimento dello sciopero:
·
lavoratori a giornata dalle ore 8.00 alle ore 10.00;
·
turnisti 1 turno dalle 7.00 alle 9.00
·
turnisti 2 turno dalle 20.00 alle 22.00
·
turnisti 3 turno dalle 22.00 alle 24.00
A sostegno dell’iniziativa si proclama il
BLOCCO
TOTALE DEGLI STRAORDINARI
E
DI OGNI FORMA DI ABBINAMENTO
finchè non si vedranno segnali positivi in merito
all’andamento della Trattativa.
La RSU informerà i Lavoratori in merito agli sviluppi, in
modo tale da decidere insieme le eventuali azioni future da intraprendere.
Tutti i Lavoratori devono timbrare ad eccezione dei
lavoratori interinali che sono esentati da tale iniziativa.
23 NOVEMBRE 2015
APPELLO
AI DIPENDENTI AGUSTA
La trattativa di Roma sta prendendo una
direzione che non è quella sperata, per la prima volta si fa riferimento a
“eccedenze di personale” derivanti dalla sovrapposizione delle varie società e,
nella discussione sul “premio di risultato” e sul “cedolino unico”, sono emerse
forti perplessità sul mantenimento dei diritti acquisiti per tutti ma
principalmente per i nuovi assunti che, oltre a trovarsi uno stipendio con i
minimi contrattuali, avranno la perdita di tutte le condizioni di miglior favore
conquistate fino ad oggi.
In questa situazione non è pensabile che
si possa rinunciare ad una consistente parte del Premio Di Risultato che
racchiude tutti gli aumenti economici degli ultimi 18 anni: Secondo gli esempi
fatti in assemblea, pur ottenendo poco meno dell’80% degli obbiettivi stabiliti
del PDR, prenderemmo, al massimo, meno della metà del premio che, se si
mantiene come valore massimo quello attuale, corrisponderebbe a circa 2400
euro.
Non è nemmeno pensabile rinunciare a
tutte le indennità in cambio della sempre maggiore flessibilità operativa che
ci viene richiesta per far fronte alle urgenze e ai continui ritardi: se si fa
un calcolo di massima sui turni, sui notturni, sul lavoro al sabato o festivo,
i lavoratori ci perderebbero centinaia di euro al mese.
Siamo consci anche che molti dipendenti
del gruppo Finmeccanica non hanno i nostri problemi avendo degli stipendi molto
più alti e con un PDR più basso rispetto a quello pagato in alcune aziende.
Questi lavoratori, considerando il fatto che lo stipendio gli viene garantito,
perderebbero molto meno (se ci perdono) rispetto ad altri.
Questi sono solo alcuni esempi di
come procede la negoziazione di Roma che annullerà, dal primo gennaio, tutti
gli accordi aziendali delle 10 aziende coinvolte nella fusione, per un totale
di oltre 40 mila dipendenti. Noi riteniamo siano più che sufficienti per
cominciare a protestare e chiediamo a tutti il lavoratori di pretendere
dalle RSU le assemblee dei lavoratori per decidere insieme le iniziative di
lotta e di protesta da attuare.
Dopo le due ore di sciopero organizzato
nelle varie sedi di Agusta, non possiamo credere di aver cambiato le condizioni
della trattativa, anzi, è quanto mai necessario sostenere gli incontri di Roma
con iniziative nelle varie aziende in modo unitario, senza mettersi gli
uni contro gli altri, solo rimanendo uniti si fanno gli interessi dei
lavoratori.
1 DICEMBRE 2015
Finmeccanica:
i neoassunti ci perdono mille euro
ANNULLATI
GLI ACCORDI STORICI AGUSTA
Anche
gli operai in forza rischiano di perdere OPERA
Per tutelare i lavoratori, la legge prevede che la
direzione del personale informi i sindacati sulle conseguenze della fusione, ma
Finmeccanica dice di non avere avuto tempo per verificare eventuali eccedenze
di personale. Così non va bene, viene disattesa la legge fatta apposta per
evitare licenziamenti unilaterali.
Per
quanto sopra, ADL non firma il verbale previsto dall’Art. 47 L. 428/90.
Inoltre, l’accordo sul cedolino (busta paga) prevede il
mantenimento del reddito per i lavoratori in forza ma non mantiene, per i neo
assunti, il livello economico rivendicato negli anni passati e ultrattivo nel
tempo, facendogli perdere una cifra che si aggira attorno ai mille euro
all’anno.
Infine il premio OPERA, previsto dall’accordo Agusta, che
gli operai ricevono come UNA-TANTUM, verrà discusso insieme al premio di
risultato, ma, dato che gli operai Agusta sono gli unici a percepirlo, si corre
il rischio di non riuscire a mantenerlo.
ASSEMBLEA
NON RETRIBUITA - IN SCIOPERO
GIOVEDÌ 3 DICEMBRE 2015
14 DICEMBRE 2015
Sospeso
il confronto sull’orario plurisettimanale
ORA LA SCURE
SCENDE SUI PERMESSI E SUL WELFARE
Sindacati
divisi: per qualcuno va tutto bene, per altri no
Come volevasi dimostrare siamo arrivati alla fine dell’anno
e si avvicina pericolosamente il punto di non ritorno, gli atti formali per il
passaggio alla nuova azienda “One Company” sono già firmati da mesi e la data
riportata è il 1° gennaio 2016. le intenzioni di Moretti (e l’incarico che gli
è stato conferito) erano chiari fin dall’inizio: risanare il gruppo anche con
sacrifici. D'altronde il suo recente passato alle ferrovie non è stato senza
sacrifici, soprattutto per i lavoratori: quelli fortunati hanno mantenuto il
posto di lavoro, gli altri (decine di migliaia) non possono dire la stessa
cosa. Che cosa ci possiamo aspettare di diverso nella “One.Company”?
Ma che cosa deve risanare Moretti in Finmeccanica? Un buco
di bilancio di diversi miliardi di euro deciso dal consiglio di amministrazione
precedente, ben sapendo dove si andava a finire: l’acquisto incauto di una
azienda americana di 30 mila dipendenti che ha messo in ginocchio l’intero
gruppo Italiano. Certo non è colpa di Moretti ma nemmeno dei lavoratori che
continuano a fare il proprio lavoro seriamente come sempre fatto. Ora chi la
deve pagare? Non certo i membri del vecchio consiglio di amministrazione che
sono stati pure ringraziati per l’ottimo lavoro con una adeguata (e favolosa)
ricompensa.
Certo, il gioco delle tre carte lo conosce bene il caro
Moretti: ti fa credere di aver visto la carta giusta ma invece ti fa scegliere
sempre quella sbagliata e, una mano dietro l’altra, mese dopo mese, si arriva
alla fine dell’anno e Moretti qui cala l’asso di BASTONI: o si chiude entro il
23 dic. o decide lui senza accordo.
ASSEMBLEA
NON RETRIBUITA - IN SCIOPERO
LUNEDÌ 14 DICEMBRE 2015
17 DICEMBRE 2015
NO AI
RICATTI, SI’ AD UN VERO ACCORDO
LA
TRATTATIVA DEVE PROSEGUIRE
ANCHE
OLTRE LA FINE DELL’ANNO
A
seguito dalle assemblee tenutesi in data 11 DICEMBRE, FIOM-CGIL e ADL Agusta
Westland di Cascina Costa indice, in concomitanza con la ripresa della
trattativa
8
ORE DI SCIOPERO
GIOVEDI 17 DICEMBRE 2015
CON PRESIDIO PERMANENTE AI CANCELLI
DALLE ORE 6.00 PER TUTTA LA GIORNATA
·
Per dire NO alle pretese FINMECCANICA di chiudere la
trattativa ad ogni costo entro il 23 dicembre. Devono essere i contenuti a fare
un buon accordo, non i tempi.
·
Per dire NO alla disdetta unilaterale degli accordi
aziendali esistenti.
·
Per un welfare aziendale che non sia ridotto ad una
manciata di ore.
·
Perché riprenda la trattativa sul PDR, evitando che questo
diventi una “corsa ad ostacoli”.
·
Per la tutela dell’occupazione, per dire un forte NO agli
esuberi.
A sostegno dell’iniziativa proseguirà il:
BLOCCO
TOTALE DEGLI STRAORDINARI
E
DI OGNI FORMA DI ABBINAMENTO
finché non si vedranno segnali positivi in merito
all’andamento della trattativa. Informeremo i Lavoratori in merito agli
sviluppi, in modo tale da decidere insieme le eventuali azioni future da
intraprendere.
Chiediamo a tutti i lavoratori una massiccia partecipazione
allo sciopero, e la disponibilità a venire a sostenere i presidi per tutta la
durata dello sciopero.
21 DICEMBRE 2015
SCIOPERO
IN AGUSTA COME I VECCHI TEMPI
PRESIDIO,
SALAMELLE, MUSICA E..
Produzione
ferma, reparti deserti,
anche
gli impiegati ai cancelli
Una bella giornata di “lotta” come non se ne vedevano da
anni, anzi, nemmeno vent’anni fa si era riusciti ad organizzare una giornata
intera di presidio ai cancelli con i reparti completamente deserti, e con
un’alta adesione anche da parte degli impiegati.
Lo sciopero organizzato solo da ADL e dalla FIOM, ha
ottenuto un grande risultato anche da lavoratori iscritti ai sindacati che non
hanno aderito all’iniziativa, unico neo: il tentativo da parte dei delegati
delle altre sigle sindacali, di convincere i propri iscritti presenti al
presidio, di entrare in azienda; tentativo fallito che dovrebbe far riflettere
i lavoratori.
Una precisazione: il giorno di venerdì 11 dicembre 2015, su
richiesta dei lavoratori, è stata indetta un’assemblea retribuita, in
quell’occasione tutte le organizzazioni presenti (FIM-FIOM-UILM e ADL) hanno
dichiarato lo sciopero di 8 ore con presidio ai cancelli. L’unica variazione era stato per
il girono, da prima indetto per il 15 dicembre ma poi spostato al 17
dicembre per tentare di coinvolgere altre aziende nell’iniziativa. Ora leggiamo
vari comunicati contro lo sciopero, ci domandiamo il perché, dato che tutte le
O.S. erano d’accordo sullo sciopero UNITARIO.
Seconda precisazione: la decisione di fare lo sciopero
dello straordinario e dell’abbinamento è stata presa da tutte le RSU presenti
in azienda, ora solo le RSU possono togliere lo sciopero dello straordinario e
dell’abbinamento.
Ci teniamo a ricordare quali erano le motivazioni (alcune)
dello sciopero: rispetto dell’Art. 47 L. 428/90 con l’indicazione di eventuali
esuberi, dove possano essere e come verranno tutelati; evitare il trasferimento
dei lavoratori da sito a sito; mantenere il PDR su livelli precedenti Agusta;
non chiudere l’accordo obbligatoriamente entro fine anno;
Ci
aspettiamo il rispetto delle motivazioni dello sciopero.
ASSEMBLEA
NON RETRIBUITA - IN SCIOPERO
MARTEDÌ 22 DICEMBRE 2015
22 DICEMBRE 2015
A seguito dalle
assemblee UNITARIE tenutesi in data 18 NOVEMBRE 2015 e 11 DICEMBRE 2015, non essendo cambiate le motivazioni che hanno spinto i lavoratori a
richiedere le iniziative di lotta, ADL AgustaWestland di C. Costa, mantiene a
oltranza la dichiarazione di:
BLOCCO TOTALE DEGLI
STRAORDINARI
E DI OGNI FORMA DI
ABBINAMENTO
·
Per la tutela dell’occupazione, per dire un forte NO agli
esuberi.
·
per evitare il trasferimento dei lavoratori da sito a sito.
·
Per dire NO alla disdetta unilaterale degli accordi
aziendali esistenti.
·
Per un welfare aziendale che non sia ridotto ad una
manciata di ore.
·
Perché riprenda la trattativa sul PDR, evitando che questo
diventi una “corsa ad ostacoli”.
·
Per dire NO alle pretese FINMECCANICA di chiudere la
trattativa ad ogni costo entro dicembre. Devono essere i contenuti a fare un
buon accordo, non i tempi.
Al rientro del periodo di chiusura collettiva, valuteremo,
insieme ai lavoratori, le ulteriori forme di lotta da intraprendere anche a
fronte di una eventuale chiusura del contratto di secondo livello. Noi dobbiamo
rendere conto solo ai lavoratori.
29 GENNAIO 2016
Finmeccanica:
tutti contenti… tranne i lavoratori
PDR,
OPERA, FGS, TRASFERTE, ART. 47, APPALTI…
LA
CAPORETTO DEL SINDACATO
Un accordo che
DISINTEGRA 100 anni di storia Agusta
Trasferte: la diaria aumenta ma
il resto è un disastro, le ore di viaggio pagate all’85% anziché al 100%, il
rimborso chilometrico che è meno della metà di quello previsto per legge,
sabati e domeniche pagate solo se si lavora, “forfait” inferiore a quello
Agusta, rimborso dei pasti da “take-away”
Appalti: la “promessa” di “rispetto delle normative” non
serve a molto, ci pare siano tutti obbligati al rispetto della legge: chi
prende l’appalto (diretto, sub, o sub-sub appalto) deve (dovrebbe) dimostrare di
essere un’azienda sana che non ha contenziosi in corso per motivi gravi, che
paga i contributi e le tasse, che paga gli stipendi nei tempi giusti, va
stabilito un minimo di valore dell’appalto che tenga conto di stipendi adeguati
ecc…..
Permessi
retribuiti per visita medica (64 ore x anno): è vero, si allarga la possibilità di
fruire dei permessi per accompagnare parenti, ma il loro N° si riduce
drasticamente rispetto ad Agusta che consente 3 permessi al mese di 3 ore
(oltre 100 ore all’anno);
Nel
frattempo, un pasticcio dietro l’altro: riduzione immotivata degli “esterni”,
riduzione di tutti i budget di spesa, riduzione del 30% del valore degli
appalti, nessuno sa ancora come ci chiamiamo e si continua a produrre
documentazione a nome Agusta, le aziende non Italiane non firmano più i
documenti perché non più Finmeccanica ….
ASSEMBLEA
NON RETRIBUITA -IN SCIOPERO
MARTEDÌ 2 FEBBRAIO 2016
2 FEBBRAIO 2016
Finmeccanica, firmato l'accordo: l'inizio della
fine
Tutti tirano un sospiro di sollievo, La sensazione
generale è che sia finito un lungo periodo di incertezze iniziato la scorsa
estate con l'avvio della trattativa sul contratto di II° livello del gruppo
parastatale controllato da Moretti, ma in realtà è solo il primo passo del
piano Moretti sulla riorganizzazione dell'intero gruppo. Fim Fiom e Uilm,
nonostante alcune proteste all'Oto Melara di La Spezia e all'Alenia di Nola e
alcuni segnali di poca trasparenza sul piano degli investimenti che arrivano
dall'Agusta di Brindisi, Firmano l'intero accordo discusso, capitolo per
capitolo, nei mesi scorsi.
CONCLUSIONI:
L'ipotesi d'accordo è meramente legata al contenimento dei costi, quindi dei
salari, condizionando i lavoratori ad una maggiore flessibilità degli orari di
lavoro. Non esiste una minima proposta di ricerca, progettazione e
sviluppo per il futuro. Ci si dovrebbe domandare quali sono le
prospettive future delle aziende di Finmeccanica? Che fine faranno le nostre
capacità di progettazione? Che cosa faranno gli ingegneri e i tecnici?
Quali sono le reali strategie di politica industriale? Domande che aspettano
una risposta prima che Moretti cominci a “tagliare” il personale e a svendere
parti di aziende, pur di fare cassa.
Secondo
noi, non ci sono le condizioni per approvare questo accordo. Noi diciamo NO.
ADL Varese - 3 Febbraio 2016