- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

giovedì 4 febbraio 2016

Marò, "ricatto" indiano a Renzi per liberarli: le rivelazioni dell'agente segreto

C'è stata davvero un'offerta? Secondo quanto riferito da un agente segreto e secondo quanto scrive di conseguenza oggi il britannico Telegraph, il governo indiano ha offerto all'Italia di lasciare liberi Salvatore Latorre e Massimiliano Girone in cambio di informazioni che collegassero la presidente del Partito del Congresso, Sonia Gandhi, e la sua famiglia alle presunte tangenti pagate per la fornitura all'India, poi bloccata, di dodici elicotteri Agusta/Westland.

Alcuni quotidiani sostengono che "l'offerta" sarebbe stata fatta da Modi a Renzi addirittura all'assemblea dell'Onu: "Libero i marò in cambio di informazioni su Sonia Gandhi"
Circostanze tutte da provare, ovviamente. Alcuni quotidiani sostengono che l'offerta sarebbe stata fatta da Modi a Renzi addirittura all'assemblea dell'Onu: "Libero i marò in cambio di informazioni su Sonia Gandhi". Tuttavia, come ricorda anche il Giornale, di questo presunto faccia a faccia non c'è alcuna traccia.
L'agente segreto britannico al centro di questo giallo è Christian Michel, il quale avrebbe scritto una lettera al Tribunale del Mare di Amburgo con gravi accuse rivolte governo indiano: "So che sono accuse gravi, ma io so quello che dico".
Secondo Michel, l'incontro tra Modi e Renzi fu "brush-by", organizzato senza preavviso.
Il ministero degli Esteri indiano parla di "accuse ridicole".