- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

martedì 8 marzo 2016

Donne rifugiate: così le discriminazioni ostacolano la nuova vita in Europa

8 MARZO. Dal lavoro all'accesso ai servizi sanitari, dall'apprendimento della lingua alla vulnerabilità: ogni piccolo passo nel paese d'accoglienza risulta più complicato. Lo rivela uno studio del parlamento europeo in vista della Giornata internazionale

07 marzo 2016
BRUXELLES - Dopo un viaggio devastante, in cui rischiano la vita e sono spesso soggette a violenze, sfruttamento e abusi sessuali, anche quando riescono ad ottenere la protezione internazionale, per le donne rifugiate le cose sono tutt'altro che semplici. Se per ogni migrante integrarsi con successo nel paese d'accoglienza è un risultato per nulla scontato, per le donne, le sfide sono doppie. Ad evidenziarlo è uno studio del Parlamento europeo che, in vista della giornata internazionale della donna, ha analizzato gli ostacoli sul cammino dell'integrazione da una prospettiva di genere. Risultato: ogni piccolo passo nel paese d'accoglienza, per le donne può risultare più complicato.
La ricerca di un alloggio, ad esempio. Per le rifugiate che non siano giunte nel paese d'accoglienza insieme ai propri mariti, trovare una sistemazione stabile e adeguata è molto più complicato, sottolinea lo studio. Per questo, le donne rifugiate single rimangono più frequentemente in alloggi di emergenza per lunghi periodi rispetto agli uomini, che hanno un accesso più facile, tra le altre cose, al mercato del lavoro. Spesso donne e ragazze rifugiate sono costrette ad accettare sistemazioni inadatte e sovraffollate, dove mancano anche i servizi basilari, e sono esposte al rischio di sfruttamento sessuale da parte del proprietario o di altri soggetti.