MILANO - Che il boom di assunzioni a tempo indeterminato registrato lo scorso anno fosse trainato dall'incentivo del governo era cosa nota tra gli addetti ai lavori. Oggi i dati Inps, che danno un primo sguardo al 2016, lo confermano: dopo il taglio delle agevolazioni contributive, nel primo mese dell'anno le aperture di contratti a tempo indeterminato sono state poco meno di 107 mila, in calo del 39,5% rispetto a quanto registrato nel gennaio 2015. Da quest'anno, infatti, la decontribuzione è stata ridotta al 40% con la nuova legge di Stabilità, e la sua durata è stata tagliata da tre a due anni. Le assunzioni ne hanno risentito: considerando anche contratti a termine e apprendisti, i nuovi rapporti di lavoro sono stati 406 mila e sono calati di circa un quarto rispetto al gennaio 2015.
A fare almeno in parte da contraltare a questi dati che parlano di un rallentamento, c'è la contrazione delle cessazioni di contratti: -19% sul gennaio 2015 nel complesso, -14% per quelle a tempo indeterminato. L'Inps, considerando attivazioni e cessazioni, può in ogni caso prendere nota di un saldo mensile positivo di 112 mila contratti complessivi, che diventano circa 38 mila per il solo tempo indeterminato.
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