Una decisione che giunge a pochi giorni dalla lettera del sindaco bustocco Gigi Farioli che chiedeva garanzie proprio ad Accam in vista dell’approvazione del bilancio: “Accolgo con preoccupazione le motivazioni addotte. Arriva all’indomani della mia richiesta di garanzia sulle prossime tappe del decommissioning. Chiedo chiarezza in un incontro con tutte le parti”.
Cremona si ritrova a gestire una situazione economica molto delicata. Alcuni comuni soci (tra questi anche uno di peso come Legnano) non hanno rinnovato i contratti di conferimento, come richiesti dal presidente, questo problema insieme agli ammortamenti da anticipare richiederebbero anche un probabile slittamento della chiusura di Accam di almeno 6 mesi ma forse anche un anno. Il manager non ci sta a fare il liquidatore e alza le mani, dunque.
Il sindaco di Busto ha convocato per venerdì un incontro con cda, revisori dei conti, società revisore e comitato analogo per mettere tutti intorno ad un tavolo e decidere il da farsi: “Tutti si devo o prendere le proprie responsabilità – sottolinea il sindaco – anche gli amministratori che, per motivi elettoralo, potrebbero essere tentati da scelte dilazionatorie. Il futuro della raccolta e del trattamento dei rifiuti, il futuro dei lavoratori stessi non possono essere demandati in base a calcoli elettorali”.