- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

giovedì 14 aprile 2016

Malpensa: Comunicato stampa

Leggiamo con molto interesse le dichiarazioni del presidente Modiano in merito alla sponsorizzazione del “NUOVO” MASTERPLAN e secondo il quale, tale progetto, porterebbe ad un aumento occupazionale con ricadute positive sul territorio.

Si parla di ben 14.000 nuovi posti di lavoro per i prossimi 15 anni!

Noi, però, non la pensiamo esattamente così.

Come sempre, si mette sul tavolo la scienza dei numeri per la propria convenienza, a seconda di quello che si vuol far vedere e credere. L’idea di imporre al territorio del CUV la terza pista e migliaia di metri cubi di capannoni, che di sicuro produrranno affitti milionari per SEA, non è stata purtroppo abbandonata.
Ancora una volta, si vuole vendere il Masterplan come una panacea irrinunciabile che produrrà un discutibile “benessere” sul territorio.

In questi ultimi 10 anni, nonostante tutti gli investimenti di denaro pubblico spesi su Malpensa, abbiamo vissuto un decadimento di quello che, un tempo, era il miraggio di un posto di lavoro presso l’aeroporto.
Una posizione occupazionale di lungo respiro e un reddito medio/alto proporzionato al costo della vita che teneva conto del disagio di lavorare in un aeroporto a causa dei turni e dei carichi di lavoro.
Lo scenario ha come protagonista una Sea che, grazie anche al finanziamento pubblico, ha creato considerevoli spazi commerciali dati in gestione ad affitti molto onerosi e dal cui utilizzo ricava utili milionari sotto varie forme.

Nel frattempo, al cargo, continuano a proliferare cooperative che utilizzano soci lavoratori, forme contrattuali di lavoro inadeguate e regolamenti che non garantiscono diritti, tutele e salari dignitosi.
Anche altri occupati in ambito aeroportuale, sono stati costretti a diventare soci lavoratori (vedi il caso di diversi dipendenti dell’appalto di manutenzione BHS). Assistiamo senza sosta alla caducazione continua dei diritti dei lavoratori e a un costante calo del salario. Siamo al paradosso! Ad alcuni lavoratori viene addirittura chiesto di pagarsi il corso sicurezza e il tesserino aeroportuale ed il parcheggio.

Situazioni inaccettabili che garantiscono a SEA l’erogazione di servizi a costi bassissimi.
Fornire servizi essenziali per il funzionamento e la pulizia dell’aeroporto servendosi di ditte che ottengono l’appalto secondo logiche di ribasso e sfruttamento, comporta una ricaduta a pioggia sulle condizioni salariali e contrattuali dei lavoratori che vivono in uno stato di perenne ricatto a discapito di qualsiasi etica e/o morale.
Il risultato di questa politica, nonostante tutti gli investimenti su Malpensa, purtroppo è che:
                         SEA negli ultimi anni non ha creato nuovi posti di lavoro al suo interno, anzi, ha semmai creato diverse centinaia di disoccupati posti in mobilità obbligatoria e/o volontaria a carico della collettività.
                          I lavoratori delle ditte di cui SEA si serve, si sono visti togliere diritti e tutele. I loro contratti di lavoro part-time, pagati ai minimi termini, sono la base per garantire la sostenibilità economica dell’appalto. 
                         I dipendenti di tutte le società che operano a Malpensa e che svolgono la propria attività di commercio, ristorazione e handling, a causa degli elevati costi di affitti e royalties, sono assunti con contratti precari e parziali che di fatto delineano un costo del lavoro basso e poco dignitoso.

IL TERRITORIO HA BISOGNO DI LAVORO, MA DI LAVORO BUONO, CON DIRITTI E STIPENDI ADEGUATI AL COSTO DELLA VITA.

IL TERRITORIO E I CITTADINI HANNO BISOGNO DI UN LAVORO CHE TUTELI LA DIGNITA’, NON HANNO BISOGNO DI DIVENTARE SCHIAVI DI UN SISTEMA AEROPORTUALE CHE SEMBRA UNA GIUNGLA.

COME ADL VARESE, ABBIAMO CHIESTO UN PATTO DI SITO ATTRAVERSO IL QUALE GARANTIRE UGUAGLIANZA DI DIRITTI E ADEGUATEZZA SALARIALE A TUTTI, LA CONCORRENZA NON DEVE ESSERE FATTA SULLE SPALLE DEI LAVORATORI.

LA CRESCITA DI MALPENSA NON DEVE ESSERE PREGIUDIZIEVOLE PER I CITTADINI E I LAVORATORI.

La realizzazione del Masterplan non deve solo rappresentare la possibilità di gestire dei soldi pubblici o un aumento del reddito di SEA, ma visto che parliamo di soldi e di servizio pubblico, deve creare lavoro e benessere sul territorio, LA GARANZIA DEL SOLO LAVORO NON BASTA.
La proprietà di SEA non deve pensare di continuare con la politica del massimo realizzo a tutti i costi senza porsi il problema delle inevitabili ricadute sui lavoratori.

E’ necessario un riequilibrio, servono regole ben precise e una severa sorveglianza da parte di ENAC e dei vari enti preposti al controllo del mondo del lavoro, occorre una Politica con la P maiuscola che guardi a SEA, non solo come fonte di dividendi e di posti di lavoro ben remunerati per Dirigenti e Consulenti, ma, anche come fonte di CAPITALE UMANO da salvaguardare e valorizzare.


Gallarate 13-04-2016