Le
mine più moderne utilizzate dall'Isis a Palmira sono realizzate anche in Italia:
lo ha comunicato una nota ufficiale dell’International mine-clearing Center
delle Forze Armate della Russia.
Che
l'Italia sia una grossa esportarice di armi si sa,
non è certo una novità. Ma darne puntualmente notizia, collegando la conscenza
generica a fatti concreti è importante per aver ben chiara in mente la
dimensione dei fatti.
Le
mine più moderne utilizzate dall'Isis a Palmira sono
realizzate anche in Italia: lo ha comunicato una nota ufficiale
dell’International mine-clearing Center delle Forze Armate della
Russia.
"Gli
ordigni esplosivi più moderni utilizzati dallo Stato islamico per minare
Palmira, sono stati realizzati in quattro nazioni: Italia, Usa, Russia e
Cina. Abbiamo anche rinvenuto vecchie mine provenienti da altri
paesi"spiegano i russi, che hanno sostenuto l'esercito siriano nella riconquista
della zona.
Come
racconta oggi il Giornale, nella sola area di Palmira l'Isis ha
disseminato 18.000 ordigni esplosivi su 825 ettari. Gli specialisti russi
hanno dato il via alla bonifica un mese fa, e oggi la parte storica della città
è sicura.
Pochi
giorni fa il regime di Assad ha organizzato una festa con
concerto presso l’antica città di Palmira, nota come ‘La perla del deserto‘, per
celebrare ufficialmente la riconquista dell’importante sito archeologico, uno
tra i simboli del paese. Per "onorare" l’importante ruolo svolto da Mosca nella
riconquista di Palmira, 20 soldati russi hanno marciato sul palco sventolando
bandiere russe e siriane.