- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

giovedì 26 maggio 2016

“viva la France” - solidarietà ai lavoratori francesi: un esempio per tutti

due mesi di proteste: tutti contro il jobs act
“viva la France”
solidarietà ai lavoratori francesi: un esempio per tutti


In Francia si continua a scioperare, a lottare e combattere contro la “Loi travail”, le misure sul lavoro che il governo francese vuole imporre, costi quel che costi. La riforma, contestata da sindacati e movimenti sociali, prevede di aumentare la flessibilità del mercato del lavoro. In particolare, come nel caso del nostrano Jobs act, la legge intende facilitare i licenziamenti e ridurre i ricorsi davanti al giudice. Allo stesso tempo, il testo si propone di ritoccare il sistema delle 35 ore settimanali, tagliando le indennità per gli straordinari e aumentando il tempo di lavoro settimanale medio. Mentre l'Unione Europea costringe popoli interi all'austerità e alla fame sostenendo le tesi e gli interessi della finanza internazionale e dei grandi gruppi industriali, c'è chi lotta per difendere i propri diritti, il salario, le pensioni, la dignità del lavoro.I lavoratori, organizzati dalla Cgt (Confédération générale du travail), protestano contro la riforma del lavoro, il leader Philippe Martinez ha promesso che gli scioperi andranno avanti finché non verrà ritirata, le agitazioni riguardano anche il settore dei trasporti su gomma, rotaia e per via aerea. Sono cominciati scioperi ad oltranza nel settore ferroviario, nelle raffinerie di petrolio, nel trasporto su gomma, presto sarà la volta dei conducenti della RATP (trasporti pubblici parigini). Intanto, almeno un quinto dei 12mila distributori di carburante è a secco o in difficoltà. Oltre ai citati settori professionali nazionali, localmente ci sono scioperi in molte altre imprese del commercio, delle costruzioni, dell’industria, la posta, il settore culturale, la sanità, i porti etc… Anche il coordinamento intersindacale della Funzione Pubblica parla di sciopero ad oltranza. Azioni di blocco sono condotte in molte città, per esempio a Nimes, dove i trasporti urbani sono rimasti paralizzati per molte ore. Fabbriche, uffici, trasporti e tutti i settori produttivi e dei servizi sono scossi da una protesta dura e determinata che non si vedeva da anni in Europa. In Italia, nonostante le misure dell'attuale e dei precedenti governi abbiano colpito duramente e ripetutamente il mondo del lavoro, non c'è stata una reazione neanche minimamente confrontabile con ciò che sta accadendo in Francia: Cgil/Cisl/Uil hanno definitivamente abdicato al loro ruolo sindacale. In Francia, al contrario, l'imposizione dell'equivalente del “jobs act” da parte di Hollande e del suo governo sta producendo la durissima reazione dei lavoratori e del sindacato e un diffuso e convinto appoggio dell'opinione pubblica francese, appoggio che anche noi condividiamo nella speranza che dalla Francia parta, e si diffonda in tutta Europa, un fiume di proteste contro le imposizioni volute dalle multinazionali che, tramite l’Unione Europea, vogliono sottomettere interi popoli ai loro interessi.


26 maggio 2016