- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

giovedì 21 luglio 2016

Torna la pastasciutta antifascista

Con la VIIº edizione bustese della “Pastasciutta antifascista in memoria della famiglia Cervi“, che si terrà in Cascina Burattana in zona Borsano di Busto Arsizio Lunedì 25 Luglio, si ripete un appuntamento che è divenuto in città “una piccola grande tradizione”, che si collega alla storia più grande ed estesa dei Cervi e di quanti si batterono per un’Italia libera e giusta oltre settant’anni fa.
«Si ricorda, così, la festa che i fratelli Cervi fecero a Campegine alla notizia della caduta di Mussolini e del fascismo. Era festa che avrebbe anticipato la dura lotta di Liberazione che i fratelli, ammazzati dai fascisti qualche mese dopo, non avrebbero mai potuto rivivere – ricordano gli organizzatori -. La famiglia Cervi ci consegna un testimone di umanità e di sogno e la capacità di mettere insieme le persone (qualità oggi così rara e rivoluzionaria, in questa nostra civiltà sommersa innanzitutto dall’egoismo e dalla prepotenza), come fecero quel luglio del ’43 nella piazza di un paesino della bassa. C’è un fascismo dilagante, fatto anche di violenza sugli ultimi, sui meno forti per risorse, che pervade persino gli interstizi dei rapporti personali. Guardarsi in faccia, far festa, la tavola condivisa, e soprattutto far memoria di esperienze, quali quelle dei Cervi, possono essere degli antidoti contro la barbarie».

«In questa edizione, vogliamo tendere un filo che ha inizio proprio nella “originalità” dell’impegno politico dei Cervi e svolgere altre due tappe che conducono ad oggi – proseguono -.  Partendo dai sogni infranti di giustizia per tutti, che spinsero a manifestare centinaia di migliaia di persone al G8 di Genova, quindici anni fa, i cui temi lanciati a quel tempo rimangono oggi ferite aperte di un sistema in crisi ed in guerra (neoliberismo sfrenato responsabile del disastro finanziario mondiale, guerre asimmetriche ai danni delle popolazioni e diffusione del terrore, processi di neocolonizzazione del pianeta, riduzione dei diritti e aumento della povertà ovunque), si giunge all’impegno odierno per il No al Referendum d’autunno a difesa della Costituzione, figlia della Resistenza, e che non può essere malridotta dall’interesse dei padroni del mondo, i quali danno per vecchia e morta la Carta che garantisce i diritti e la possibilità di discutere e scegliere».