Inizia ufficialmente l’iter per posticipare (di nuovo) la chiusura di Accam. Giovedì sera un folto gruppo di sindaci (tra cui i grandi azionisti Busto, Gallarate e Legnano) si sono riuniti per chiedere alla società di preparare un nuovo piano industriale che preveda la chiusura dei forni nel 2021.
In tutto questo caos -tra comuni che paventano l’arrivo della Corte dei Conti e altri che sarebbero pronti a liquidare la società per conferire a tariffe minori- c’è Busto Arsizio che non ha ancora chiarito ufficialmente il destino dell’area.
E così, mentre sindaci e tecnici si concentrano sui bilanci, i comitati si preparano alla battaglia per convincere a mantenere l’impegno della chiusura entro il 2017. “Ancora una volta i sostenitori dell’incenerimento vogliono inquinarci per molti anni ancora” scrive in una nota il Comitato ecologico inceneritore e ambiente di Borsano, che si appella direttamente ad Antonelli: “Certamente al comune di Gallarate ed ai comuni fuori dal raggio di inquinamento interessano solo i soldi, ma la salute di persone sotto il camino Accam non ha prezzo“.
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