L’attività investigativa eseguita nei confronti di una cooperativa operante nel gallaratese ed
attiva nella gestione di mense, ha portato alla scoperta di 1.339 lavoratori irregolari. I vertici
aziendali, con la collaborazione di impiegati compiacenti, avevano messo a punto un sistema di
frode attuato mediante l’alterazione dei “cedolini paga” dei dipendenti.
Utilizzando un apposito software, di fatto, le ore riportate sul libro unico del lavoro aziendale
risultavano inferiori a quelle prestate da ciascun lavoratore che, ignaro, si vedeva
consegnare il “prospetto paga” regolare, a fronte di quello appositamente rettificato, che,
conseguentemente, riportava imponibili fiscali e contributivi di importi inferiori, comunicati poi ai
previsti enti.
Infatti, durante le attività ispettive è emerso che la cooperativa effettuava alcuni “controlli” mirati
a "misurare" se la decurtazione operata era sufficiente a raggiungere il risparmio previsto a quel
punto veniva dato il nulla osta alla società che gestiva le paghe, affinché elaborasse il prospetto
paga definitivo sulla base di tali dati rettificati, per la trasmissione degli stessi agli Enti
destinatari.
In un successivo momento, con uno specifico programma informatico, si provvedeva a
modificare gli importi, in modo da consegnare al lavoratore un cedolino paga che rispecchiasse
la propria reale situazione lavorativa
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