CCNL
METALMECCANICI: SIAMO ALLA FARSA:
I
PADRONI CHIEDONO LA CARITA’ AGLI OPERAI
“È
un momento difficile, mettetevi nei nostri panni..”
Poveri
industriali, costretti a tirare la cinghia e a fare sacrifici in questi momenti
difficili e di crisi internazionale, costretti a chiudere decine di aziende e a
licenziare centinaia di migliaia di lavoratori. Poveri padroni, sempre accusati
di sfruttare gli operai e invece sono dei filantropi, regalano decine e decine
di euro a quei poveri lavoratori che, tutto sommato, potrebbero essere
tranquillamente sostituiti con lavoratori dell’est Europa o dell’Asia o da
immigrati che arrivano dal mare e che chiederebbero molto ma molto meno di
stipendio, ma loro NO, i padroni si sacrificano per i loro dipendenti. Che
umanità, che bontà d'animo, che benevolenza, che altruismo, come si fa a non
capire i loro sacrifici? Come si fa a non concedere loro quello che chiedono?
Cosa chiedono di così oneroso per non essere assecondati? Ben fanno i nostri
magnanimi rappresentati ad aiutarli…
MA
NON VI VERGOGNATE?
Dove
è finita la piattaforma di FIM-FIOM-UILM? Dove sono finiti i buoni propositi che
hanno pomposamente esposto durante le assemblee per farsi approvare la proposta
di rinnovo? Dove sono finiti i combattivi rappresentanti sindacali che urlavano
i loro obbiettivi e la loro intenzione di non fare nessun passo indietro se non
ottenevano ciò che chiedevano? Dove sono finiti questi guerrieri? Ora nelle
assemblee, con un filo di voce, ci vengono a dire che è un momento difficile,
dobbiamo capire la situazione, mettiamoci la mano sulla coscienza o
diventiamo noi gli oppressori?? Con questo filo di voce, ci dicono che
Noi abbiamo incassato, senza averne diritto (quasi RUBATO), molto di più del
dovuto perché l’inflazione era più bassa di quella concordata? mentre nei 20
ANNI prima, quando ci abbiamo rimesso centinaia e centinaia di euro perché il
costo della vita era molto ma molto più alto dell’inflazione concordata? Quelli
non ce li ridanno indietro? I conti li sapete fare? Pare di
no!
SIETE
IMBARAZZANTI!!
E
per i prossimi anni, l’inflazione programmata diventa obsoleta, ora c’è
l’inflazione al netto dell’energia importata, che è più bassa della precedente
avvicinandosi molto allo zero, ma è meglio che niente, lo dice anche il
proverbio: “quasi zero è meglio che niente”, poi, quando comincerà a crescere,
ce ne concederanno il 75% (che arriva sempre vicino allo zero) e, l’anno
successivo, per non caricare troppo il costo su questi “poveri” padroni, ce ne
riconosceranno il 50% (sempre molto vicino allo zero). Questo innovativo
meccanismo di calcolo del recupero inflazionistico in italiano si chiama RAPINA,
mentre in “padronese” si chiama DECALAGE. Poi, per tutti quei lavoratori che si
sono ARRICCHITI alle spalle dei poveri padroni, pare che i futuri aumenti
assorbiranno i vari superminimi, gli scatti di anzianità ecc.. (buoni si, ma non
fessi).
I
PADRONI DIVENTANO COMUNISTI??
L’apoteosi
della sceneggiata, il “non plus ultra” della messinscena, i “Mario Merola” della
fabbrica: vogliamo comprare il pane? Ci danno i “buoni” per il pane; vogliamo
comprare la pasta? Ci danno i “buoni” per la pasta; dobbiamo fare benzina? Ci
danno i “buoni” per la benzina. Nonostante la crisi ci fanno tutti ‘sti regali…
Ovviamente tutto questo “BEN DI DIO” detassato e de-contribuito, cioè senza
contributi previdenziali e senza dare più i soldi allo stato per la sanità, per
l’istruzione, per i servizi sociali ecc… In cambio, all’interno di ogni
fabbrica, passerà un delegato sindacale RSU, rigorosamente di FIM-FIOM-UILM, che
ci proporrà una vasta gamma di Buoni per il SSN privato (co-gestito con
FIM-FIOM-UILM), per i fondi previdenziali privati (co-gestito con
FIM-FIOM-UILM), ecc.. Certo, poi sarà difficile avere una pensione dignitosa o
un servizio sanitario decente o delle scuole non pericolanti, ma che cavolo, non
si può avere tutto dalla vita.
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Novembre 2016