A Gennaio 2017 si perderanno i soldi del 2012,
interrompete la prescrizione
Ad aprile del 2015 la Corte Costituzionale con la
sentenza N°70 ha dichiarato anticostituzionale la norma della legge n° 214/2011
del governo Monti/Fornero, che aveva bloccato l’adeguamento all’inflazione per
le pensioni che nel 2012 erano superiori ad euro 1.405,05 lordi (circa €
1.129,27 netti) per l’anno 2012 e 2013. In
base a tale sentenza a tutti i pensionati, con pensioni superiori ai limiti di
cui sopra, avrebbero dovuto avere indietro i soldi del mancato adeguamento
all’inflazione x gli anni 2012/2013 e gli aumenti per gli anni 2014/2105
(adeguamenti 2014/2015 sugli adeguamenti 2012/2013) più interessi. L’attuale
governo, con la motivazione della situazione dei conti pubblici, ha varato il
decreto legge n°65/2015, poi trasformato in legge, che restituiva solo una
piccola parte del maltolto (in pagamento in agosto 2015), cifra una tantum senza
aumento della pensione. Dato che i ricorsi alla Corte Costituzionale non possono
essere fatti direttamente dai singoli cittadini, ma solo attraverso la
magistratura, varie associazioni di pensionati (CONUP) hanno fatto ricorso alla
magistratura per chiedere alla Corte Costituzionale di esprimersi sulla
legittimità di tale legge fatta per non applicare la sentenza della Corte
Costituzionale del 2015. Diversi di questi ricorsi sono stati accolti dai
giudici, che hanno rimesso alla Corte Costituzionale il giudizio di legittimità
del suddetto decreto/legge. Quindi la Corte Costituzionale dovrà esprimersi e,
se accoglierà la tesi della illegittimità, tale legge sarà annullata e tutti i
pensionati con pensione superiore a tre volte il minimo avranno diritto agli
arretrati. Però, se come probabile, la Corte si esprimerà dopo dic. 2016
dichiarando illegittimo il D.L. suddetto, essendo 5 gli anni di prescrizione dei
crediti pensionistici, si perderanno gli adeguamenti dell’ anno 2012 e il
trascinamento sugli anni successivi.
PER INTERROMPERE LA PRESCRIZIONE
BISOGNA INVIARE ALL’INPS DI COMPETENZA ENTRO IL 30/11/2016
O UNA RACCOMANDATA CON RICEVUTA DI
RITORNO O PER VIA TELEMATICA TRAMITE CODICE PIN, UNA RICHIESTA DI RESTITUZIONE
DELL’INTERA SOMMA (SOTTO UN ESEMPIO DI RACCOMANDATA):
Alla Direzione INPS
di………………………………………………………………………..…..
Oggetto: richiesta di ricostruzione della pensione e
di rimborso mancata perequazione e degli arretrati a seguito di intervenuta
abrogazione dell’art.24, comma 25 del D.L.n.201/2011 con sentenza Corte
Costituzionale n. 70/2015. A seguito di intervenuta abrogazione dell’art.24
comma 25 del D.L. n.201/ 2011 con sentenza della Corte Costituzionale n.70 /
2015.
il sottoscritto ………..………………………….……………………………………… Nato
a……………………………………………..il…………..…………
e residente in………………………………………………………………………………codice
fiscale…………………………………..………………………
pensione numero……………………………
categoria…………...
CHIEDE
il rimborso totale ed in unica soluzione, con
relativa rivalutazioni ed interessi, degli importi relativi alla mancata
perequazione della propria pensione per gli anni 2012 - 2013 e seguenti nonché
l’adeguamento dell’assegno di pensione per gli anni 2014 -
2015.
La presente ad ogni fine ed effetto di legge, con
avvertimento che in caso di mancato, negativo o intempestivo riscontro adirà le
vie giudiziali anche a mezzo di adesione ad eventuale class
action.
Data e Firma
…………………………….
30 ottobre
2016