- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

giovedì 11 maggio 2017

Ttip Libero scambio, il tribunale di Strasburgo dà ragione alle Ong

Si è riaperta a sorpresa la partita sui trattati di libero scambio in Europa. Proprio nel giorno in cui il vice presidente della Commissione europea Frans Timmermans ha ammesso che bisogna ripensare il modo con cui l'Unione si confronta con la globalizzazione, il tribunale di Strasburgo ha bocciato l'esecutivo europeo per essersi rifiutato di registrare l'iniziativa dei cittadini che chiedevano di bloccare i negoziati sul Ttip, l'accordo commerciale con gli Usa - poi effettivamente naufragato con l'arrivo a Washington di Donald Trump.
LA COMMISSIONE SCEGLIERÀ IL RICORSO? La sentenza non bloccherà certo i futuri negoziati. Ma il segnale è fortissimo perché i giudici di Strasburgo hanno scritto nero su bianco che l'esecutivo europeo non ha tenuto conto del «principio di democrazia». Entro due mesi dalla notifica, spiegano a Lettera43.it da Strasburgo, la Commissione può impugnare il giudizio, ma c'è una «responsabilità politica» a cui è chiamata a rispondere.
La storia inizia nel 2014 quando la campagna di mobilitazione Stop al Ttip presenta una "European citizens initiative" (iniziativa dei cittadini europei), cioè il corrispettivo europeo della legge di iniziativa popolare italiana. Il diritto di iniziativa Ue prevede che un milione di cittadini possano invitare la Commissione a presentare una proposta legislativa. Servono un milione di firme, da almeno sette Paesi e ogni nazione deve raggiungere un numero minimo di sostenitori in base alla popolazione: per l'Italia bisogna superare le 54.750 adesioni. La proposta infine deve poter essere tradotta in un atto legislativo che vada a implementare i trattati o modificare il diritto dell'Unione.

FURONO RACCOLTE 3,2 MILIONI DI FIRME. La Commissione può rifiutarsi di registrarla se non risponde ad alcune condizioni, per esempio se è contraria ai valori dell'Unione, se è vessatoria o frivola o se ancora propone un atto legislativo che è al di fuori dei suoi stessi poteri. Le 500 organizzazioni non governative che animavano la campagna anti Ttip sono riuscite a raccogliere 3,2 milioni di firme - più del triplo di quelle richieste -, in 23 Paesi europei, per chiedere all'esecutivo europeo una sola cosa: che raccomandasse al Consiglio di annullare il mandato concesso dalla stessa Commissione sul secondo round di negoziati per il Ttip e di astenersi dal concludere il terzo sul Ceta.