- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

venerdì 2 giugno 2017

Da Leonardo Divisione Elicotteri (ex Agusta/Finmeccanica) a LGS- La direzione attiva la procedura di “cessione di ramo d’azienda” imponendo ai lavoratori il trasferimento in LGS

A Marzo 2017 la direzione Leonardo Divisione Elicotteri ha attivato la procedure di “cessione di ramo d’azienda” per trasferire in LGS (controllata da Leonardo) le attività di manutenzione e gestione dei servizi e i lavoratori che svolgono tale attività. Oltre alle attività e al personale passeranno di proprietà di LGS anche tutti gli immobili che, di conseguenza, non saranno più il “capitale” immobiliare in dote (e nel bilancio) a Leonardo. Questo è l’ultimo capitolo di una decisione presa poco più di un anno fa quando, contemporaneamente al passaggio dei lavoratori dalle altre divisioni del gruppo in Leonardo, passarono in LGS tutte le attività di manutenzione/servizi, si parla di complessivi 396 lavoratori distribuiti in 41 sedi del gruppo. Quella attivata un mese fa è l’ultima “trance” di trasferimenti che riguarda la divisione Elicotteri per un totale di 61 lavoratori (21 a C.C., la più numerosa oltre a Roma, 5 a Vergiate) che completeranno i 396 trasferimenti, tutti distribuiti nelle 41 sedi.

Questa volta, però, i lavoratori non sono d’accordo

Perché non sono stati consultati, non sono stati ascoltati e non hanno avuto voce in capitolo sulla vicenda, vicenda chiusa frettolosamente a Roma con la Firma sulla procedura di Cessione di ramo d’azienda(art. 47 L. 428/1990), che la legge impone alle aziende proprio allo scopo di tutelare i lavoratori, tutele che sono garantite per iscritto solo fino al 31 dic. 2017, poi ci sono solo promesse verbali. Inoltre, per la prima volta, senza che sia stato dichiarato lo stato di crisi, viene attivata una procedura di trasferimento dei lavoratori senza prevedere ne la volontarietà e nemmeno una clausola sociale di “rientro” dei lavoratori in caso di vendita di LGS o di perdita dei vincoli di tutela stabiliti all’atto del passaggio: non era mai successo nemmeno nei recenti passaggi in Fata dei lavoratori Agusta dei magazzini cui è stato proposto uno spostamento volontario incentivato o, in alternativa, lo spostamento in altre attività anche con adeguata formazione.

Cosa dice la legge: 1) L’azienda deve dire: a) i motivi del programmato trasferimento; b) le sue conseguenze giuridiche, economiche e sociali per i lavoratori; c) le eventuali misure previste nei confronti di questi ultimi;
2) In caso di trasferimento, il rapporto di lavoro continua con l'acquirente ed il lavoratore conserva tutti i diritti che ne derivano.
Cosa ha dichiarato Leonardo: Non sono previste conseguenze giuridiche, economiche e sociali pregiudizievoli nei confronti dei lavoratori ai quali verranno mantenuti, quale trattamento di miglior favore e comunque non oltre il 31-12-2017, i trattamenti economici normativi applicati al momento della cessione.

A fine aprile la direzione Leonardo ha comunicato ai lavoratori lo “slittamento” del trasferimento in LGS di 2 mesi, senza motivare tale ritardo; inoltre, la direzione aziendale ha ammesso che alcune attività di manutenzione (di produzione) rimarranno in carico a Leonardo, ma, secondo i lavoratori, tali attività corrispondono ad una buona fetta del loro lavoro che va anche oltre il 30% del totale (a vergiate si arriva al 50%); Questo fatto, oltre a smentire la buona fede ostentata dalla direzione del personale, mette in dubbio anche il rispetto della normativa sul trasferimento di ramo d’azienda. I lavoratori, a questo punto, vogliono vederci chiaro, e chiedono che venga sottoscritto un accordo che preveda alcune garanzie a partire dalla volontarietà, fino ad arrivare alle garanzie occupazionali, sociali ed economiche senza vincoli temporali e senza legarli al contratto integrativo di Leonardo spa di cui LGS rientra come azienda di servizi “controllata”: controllata finché non sarà più conveniente venderla, o finche non sarà più economico far fare lo stesso lavoro ad altre aziende. Tale “richiesta” è già stata inoltrata alla direzione Leonardo che ritiene impossibile modificare/integrare una procedura già chiusa con chi rappresenta i lavoratori.


C. Costa, Maggio 2017