“Uno sciopero contro la violenza maschile sulle donne, contro la mancanza di finanziamenti e riconoscimento dei centri antiviolenza, contro la chiusura degli spazi delle donne, contro l’obiezione di coscienza nei servizi sanitari pubblici. Uno sciopero per denunciare il dato spaventoso delle molestie e dei ricatti sessuali sul lavoro”. E’ così che in una nota dei Sindacati Unitari di Base si presenta lo sciopero generale che giovedì 8 marzo potrebbe bloccare l’Italia.
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