Il sindacato Adl non molla. “La class action va avanti, anche se il Comune non degna i lavoratori di una risposta dopo la messa in mora”.
Durante l’assemblea dell’altra mattina, i responsabili del sindacato di base hanno rimarcato senza esitazioni la volontà di ricevere gli arretrati attesi dal 2010, “come sancito dall’articolo 47/bis della legge Brunetta”.
Durante l’assemblea dell’altra mattina, i responsabili del sindacato di base hanno rimarcato senza esitazioni la volontà di ricevere gli arretrati attesi dal 2010, “come sancito dall’articolo 47/bis della legge Brunetta”.
La posizione di Adl su questo tema risulta assai distante da altre sigle, a partire dal Csa. Tanto che in un comunicato stampa si legge che “i dirigenti del Comune si sono trincerati in un sordo silenzio, affidandosi per la difesa al Csa, che ha pubblicamente sostenuto l’omissione a danno dei lavoratori”.
Tutto questo a pochi giorni dalle elezioni per il rinnovo delle Rsu, che si terranno il 17, 18 e 19 aprile.
“Noi siamo una realtà che non deve fare i conti con nessun diktat dall’alto o con linee guida già stabilite – sottolinea Fausto Sartorato –. Siamo lavoratori che cercano di migliorare le condizioni dei nostri colleghi, provando a far valere quei pochi diritti che ci sono rimasti. Certo, non è semplice, perché chi firma i contratti nazionali di certo non ci dà una mano. In ogni caso, il nostro unico riferimento sono le decisioni prese democraticamente dai lavoratori nelle assemblee”.
“Noi siamo una realtà che non deve fare i conti con nessun diktat dall’alto o con linee guida già stabilite – sottolinea Fausto Sartorato –. Siamo lavoratori che cercano di migliorare le condizioni dei nostri colleghi, provando a far valere quei pochi diritti che ci sono rimasti. Certo, non è semplice, perché chi firma i contratti nazionali di certo non ci dà una mano. In ogni caso, il nostro unico riferimento sono le decisioni prese democraticamente dai lavoratori nelle assemblee”.