mercoledì 28 novembre 2018
lunedì 26 novembre 2018
domenica 25 novembre 2018
“Un bel dì vedremo” riempie il Teatro del Popolo di Gallarate
Tutto esaurito in quel di via Palestro per il concerto lirico benefico Un bel dì vedremo, organizzato in favore dell’associazione Casa delle Donne Anna Andriulo Gallarate; con la collaborazione di Gruppo Calliope-Musica e Voci d’Arte; presentatrice e voce narrante Lidia Sbalchiero, direttore artistico Tiziana Sbalchiero
Gallarate – In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne il Teatro del Popolo di Gallarate ha organizzato sabato 24 novembre 2018 un concerto benefico a favore dell’associazione Casa delle Donne. Nata nel novembre 2016 con lo spettacolo Manutenzioni-Uomini a nudo, è continuata negli anni successivi con numerosi eventi. Essa promuove iniziative di inclusione sociale, ascolto e accoglienza di tutte le donne abusate e umiliate, offrendo loro sostegno psicologico e legale.
Il suo scopo è quello di sensibilizzare le persone riguardo il drammatico fenomeno della violenza sulle donne. Per far questo si appoggia ad altre associazioni come Eva Onlus, attiva soprattutto nel varesotto.
La violenza sulle donne è qualcosa ahimè di estremamente attuale, contro il quale ci troviamo ancora a dover lottare quotidianamente e che è ben lungi dall’essere estirpato. Come afferma l’assessore alla cultura del comune di Gallarate, la dottoressa Isabella Peroni, per contrastare questo atteggiamento non basta l’intervento delle istituzioni, ma occorre anche la viva e convinta partecipazione delle persone, compresi gli uomini. Non a caso durante il concerto cantano anche delle voci maschili, proprio per dare un segnale forte e chiaro di presenza di un genere coinvolto al pari di quello femminile.
Ora come allora l’arroganza e la prepotenza maschili si esprimono con la stessa veemenza e la stessa assurda convinzione; il mondo della musica rappresenta molto bene queste situazioni, soprattutto in alcune opere, come la Madame Butterflyo la Tosca di Puccini, la Carmen di Bizet o ancora il Rigoletto di Verdi.
Questi sono solo alcuni dei brani cantati e suonati questa sera da alcune voci liriche, il mezzosoprano Tiziana Sbalchiero, il soprano Serena Daolio e il tenore JudeWon.
Le parti cantate sono accompagnate dai maestri Debora Mori(pianoforte) e Daniela Zanoletti(violino), che ci stupiscono con il loro talento musicale.
Soprattutto in un’occasione simile non può mancare il bis, richiesto a gran voce dal pubblico e subito soddisfatto dalla compagnia teatrale con un pezzo tratto dal film La vita è bella. Nell’atrio del teatro si possono acquistare dei piccoli manufatti, il cui ricavato va all’Associazione Casa delle Donne.
venerdì 23 novembre 2018
mercoledì 21 novembre 2018
Comitato per il diritto alla salute del varesotto Comunicato stampa 15 novembre 2018
Veniamo a sapere dalla Prealpina di ieri e di oggi che il presidente della
Regione Lombardia Attilio Fontana, in un incontro riservato con i sindaci
di Busto Arsizio e Gallarate e un ristretto numero di interlocutori, ha
rassicurato gli intervenuti sulla volontà politica della regione di avviare nei
prossimi mesi la progettazione dell’ospedale unico Busto-Gallarate.
Perché
dovremmo credere alla dichiarazione di Fontana[1], già
ampiamente smentito dai fatti?
[1]- Nell’intervista pubblicata oggi (15/11/2018) su “La
Prealpina” Fontana conferma le notizie filtrate ieri attraverso lo stesso
quotidiano, senza mostrare il minimo risentimento verso chi ha comunicato alla
stampa informazioni riservate.
I fatti
Tra l’estate e l’autunno dello scorso
anno Regione Lombardia (11/09/2017), i comuni di Busto Arsizio (03/08/2017) e di
Gallarate (03/08/2017), ASST della Valle Olona (30/08/2017) e ATS Insubria
(30/11/2017) deliberarono l’approvazione di un “Protocollo d’Intesa
finalizzato alla promozione di un Accordo di Programma per la realizzazione del
nuovo ospedale di Busto Arsizio e Gallarate” nel quale:
1) Regione
Lombardia si impegnava a svolgere “le attività di propria competenza al fine
di addivenire alla promozione dell’Accordo di Programma entro 60 giorni
dalla sottoscrizione del presente protocollo”;
2) Si
stabiliva che “Il presente Protocollo avrà durata di 12 mesi. Alla
scadenza il presente Protocollo cesserà di avere efficacia e le Parti resteranno
libere da ogni impegno assunto in relazione al contenuto degli accordi oggetto
del presente atto.”
L’anno di validità del Protocollo sta volgendo al
termine. Quello che un anno fa era stato previsto di fare entro due mesi non è
stato ancora fatto. Nulla di concreto è successo, eppure i responsabili politici
non si sono risparmiati nell’elargire dichiarazioni.
Le
dichiarazioni
Nel giugno
2018 il presidente Fontana ha dichiarato pubblicamente, insieme all’assessore
Gallera, la propria volontà di procedere verso l’Accordo di Programma.
Un mese fa
l’assessore Gallera ha dichiarato che i ritardi “sono dovuti a un fatto
tecnico: definire i finanziamenti nel bilancio regionale. Nel mese di ottobre si
volterà pagina, la delibera è pronta.” (La Prealpina, 14 ottobre 2018, pag.
26).
Ottobre è
passato ma la delibera, evidentemente, non è ancora pronta.
Ora,
l’ennesima dichiarazione sull’imminente avvio dell’iter per la progettazione e
realizzazione del nuovo ospedale, questa volta rilasciata da Fontana in un
incontro riservato, viene fatta filtrare attraverso la stampa. Da chi? Perché?
Si sta aprendo la campagna elettorale per le europee? Perché dovremmo credere a
Fontana?
La
domanda più importante
Perché i
governanti di Regione Lombardia reiterano periodicamente dichiarazioni sulla
volontà di costruire l’ospedale unico Busto-Gallarate, a cui poi non danno
seguito?
Temiamo che
l’annuncio continuo di un nuovo ospedale unico Busto-Gallarate, oltre a dare
visibilità nei periodi di campagna elettorale, possa giustificare il graduale ma
continuo demansionamento di quelli esistenti, a tutto vantaggio delle strutture
private. E’ questo il disegno di Regione Lombardia?
La
proposta
Perché ogni
nostro dubbio sia fugato, ma soprattutto perché sia restituita a cittadine e
cittadini la parola su un tema di interesse vitale come quello della salute,
chiediamo che Regione Lombardia e i comuni afferenti all’ASST Valle Olona aprano
un percorso pubblico di approfondimento dei problemi reali del sistema
socio-sanitario a livello territoriale e di elaborazione di soluzioni
praticabili rispondenti ai bisogni di salute della popolazione. Non è detto che
tra le priorità ci sia l’ospedale unico.
15 novembre
2018 Comitato per il diritto alla salute
del varesotto
venerdì 16 novembre 2018
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