GLI USA STRACCIANOlo storico trattato per il controllo degli armamenti nucleari - INF -
sui missili nucleari a raggio intermedio siglato aWashington da Reagan e Gorbachev nel 1987
GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LE BASI USA E NATO
Il mondo sta sottovalutando il pericolo di una guerra nucleare
Purtroppo, a questa categoria , appartengono le nuove bombe nucleari, B61-12 che il prossimo anno gli USA piazzeranno in Italiaa Ghedi e Aviano , in sostituzione di vecchie bombe atomiche. L’altro pericolo viene dalla “disintegrazione del sistema internazionale di controllo degli armamenti,” espresso dal ritiro degli USA dal Trattato INF (1987) che permette a Trump di schierare in Europa missili a raggio intermedio con base a terra. Il nostro governo ha approvato in sede NATO tale piano e ha dato la disponibilità a installarli in Italia come quelli che erano stati installati a Comiso negli anni ’80. E’ ormai in atto una vera corsa fra USA e Russia al riarmo nucleare, trainata dalla superpotenza americana, che già con Obama ed ora con Trump, ha messo a disposizione oltre mille miliardi di dollari per modernizzare il suo arsenale atomico. Trump, che nel nel 2017 ha speso un’enorme cifra in armi, ben 660 miliardi di dollari, sta sferzando i suoi alleati europei perché tutti investano in armi almeno il 2% del PIL. Se l’Italia obbedisse agli ordini di Trump spenderebbe 100 milioni di euro al giorno in armi (già oggi ne spende settanta milioni al giorno!). La Cina non sta a guardare, nel 2017 ha speso ben 228 miliardi di dollari per la difesa. La corsa agli armamenti senza freni ci pone davanti ad un enorme apparato distruttivo di 15.000 bombe atomiche a disposizione dei militari che si estende anche ai nuovi mezzi della guerra elettronica, automatizzata, dronizzata, satellitare e spaziale (ricordiamo il sistema MUOS che ha una delle sue basi a Niscemi). E' una follia collettiva: nel 2017 abbiamo raggiunto a livello planetario l’astronomica cifra di1.739 miliardi di dollari, pari a oltre 4,5 miliardi di dollari che spendiamo ogni giorno in armi. Di fronte a questo pauroso scenario di militarizzazione incombente, invitiamo il movimento per la pace, insieme ai movimenti per la giustizia sociale ed ambientale che si battono contro le grandi opere nocive e per la salvaguardia del Pianeta, a costruire un mondo che superi le strutture della violenza e dell'oppressione. Per questo organizziamo una giornata di mobilitazione internazionale contro le basi USA e NATO lanciata per il 4 aprile 2019, chiedendo che vengano applicati una serie di provvedimenti molto concreti:
- non si prosegua l’acquisto degli F-35 e si riducano in modo consistente le spese militari (70 milioni al giorno) - non si piazzino a Ghedi e Aviano le nuove bombe nucleari B61-12 - non siano collocati in Italia nuovi missili "atomici USA" - non si continuino a vendere le bombe all’Arabia Saudita - non si continui a consentire l’uso delle basi USA per la guerra in Siria e Yemen e per tutte le guerre - i soldati italiani lascino l’Afghanistan e le altre missioni di guerra - l’Italia ratifichi il Trattato ONU per l’abolizione degli ordigni nucleari - si chiudano le basi e le istallazioni USA e NATO e le si riconverta a uso civile.