COMUNICATO
IL MACCHINISTA LICENZIATO DUE VOLTE
17 APRILE 2019 -
Il 29 marzo scorso, la Corte di Cassazione ha accolto due punti del ricorso di Trenitalia contro Lorenzoni. La sentenza della Corte di appello di Genova, aveva dato ragione al macchinista Silvio Lorenzoni, licenziato da FS per essersi rifiutato di guidare i treni merci ad "equipaggio misto".
La Corte di Cassazione ha rimandato il giudizio nuovamente alla Corte di appello per riesaminare le eccezioni sollevate, però con nuovi giudici, sostenendo che non può essere dimostrata l'insicurezza del modulo di "condotta misto" in quanto al momento non esiste una casistica. Inoltre, perché la Corte di Appello di Genova non poteva sindacare sul modulo di condotta più opportuno.
Rimaniamo allibiti dalle motivazioni addotte dalla Cassazione e riteniamo, altresì, che non si possa aspettare il morto per potere decidere.
Esprimiamo, quindi tutta la nostra solidarietà, a Silvio Lorenzoni e al suo avvocato Roberto Lamma, che stanno portando avanti una battaglia che è una battaglia di civiltà, con coraggio e grande determinazione.
Rammentiamo infine le gravi responsabilità che hanno tutti i sindacati firmatari degli accordi che hanno introdotto l agente solo e l equipaggio misto e del contratto in vigore che li ha incorporati, sia nella vicenda di Silvio che in tutto ciò che riguarda la salute e la sicurezza dei macchinisti, messe a repentaglio anche da questi tipi di scelte.
La redazione di ancora in marcia