- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

giovedì 17 ottobre 2019

GALLARATE - BUSTO ARSIZIO L’ospedale più grande della provincia. “Ma con 200 medici in meno” Art.


Fumo, tanto fumo sull’ospedale unico.
Fumo negli occhi, per dire quelle poche cose che già si sanno, senza un accenno ai posti letto che si perderanno, ai tempi di attesa già oggi oltre l’accettabile. Cita un documento in discussione, il direttore generale. Dice che qual documento non è segreto. Ma non dice nulla di quello che vi è scritto, né lo rende disponibile. Non è segreto, ma non si può leggere. E rimanda ogni risposta sullo spazio inadatto e ridotto nell’area di Beata Giuliana allo studio di fattibilità che ci sarà.
Rassicura sui medici, senza alcuna riflessione sui quasi duecento medici che l’ASST ha perso in due anni, di cui solo una parte per pensionamento. Non una parola sugli infermieri, sempre meno e con carichi di lavoro sempre maggiori. Cerca di rassicurare chi nelle fila della Lega si è accorto della contrarietà dei cittadini all’ospedale unico che vivono il progressivo svuotamento degli ospedali esistenti. Ma nel presentare il “progetto oncologia” ammette che quella scelta è frutto del lavoro verso l’ospedale unico.
Vanta di realizzare il più grande ospedale della provincia. Che però ne sostituisce due, complessivamente ben più grandi. Ammette che gran parte dei 400 milioni serviranno per costruire la struttura e che servirà vendere le aree dismesse dei due ospedali esistenti per poi riempirlo dei macchinari che servono. Dando per scontato che si venderanno facilmente e lasciando immaginare l’inutilità delle discussioni nei comuni di Gallarate e Busto Arsizio su cosa si intende fare delle aree dismesse. Si dovrà vendere cercando il maggior profitto, se oltre all’ospedale vogliamo anche le TAC.
Sugli aspetti urbanistici, bocca cucita da parte di Antonelli. Il Sindaco prende la parola solo di fare il processo alla parte del pubblico che, visto l’orario, ha dovuto andarsene prima del termine. Poche settimane fa si era inalberato per non essere stato consultato in merito all’azzeramento dei posti letto in oncologia a Busto, resa pubblica dal comitato. Oggi pare delegare al direttore sanitario anche gli aspetti urbanistici, e non dice nulla sui gravi problemi ambientali che la prevista collocazione del nuovo ospedale comporterà per la città, e sul destino delle vecchie aree. Ma sarà lui che, sottoscrivendo l’Accordo di Programma, approverà le varianti urbanistiche; a quel punto il consiglio comunale sarà chiamato solo a ratificare.
Intanto l’ospedale unico e gli appetiti su quanto attorno sarà possibile costruire (le aree oggi agricole della SS336) ritornano nelle ammissioni di chi, arrestato, sta collaborando con la Magistratura dopo le indagini che da Lonate Pozzolo sono arrivate a Gallarate e Milano
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