Prima del progetto dell’alta velocità, negli anni Ottanta, la Valle era stata individuata come un corridoio per il traffico di merci. Hanno iniziato con un progetto di autostrada, inutile e dannosa, tranne che per chi la costruiva. Nessun comune voleva questa autostrada – avevamo già due strade statali e una ferrovia internazionale, in uno spazio di un chilometro e mezzo di ampiezza.
Lo stato promise delle compensazioni, che non erano altro che la costruzione di altre strade con il pretesto della messa in sicurezza del territorio dalle alluvioni. I lavori furono assegnati agli stessi costruttori dell’autostrada, che di fatto misero in sicurezza soltanto l’autostrada a danno del resto della Valle. Il progetto fu ovviamente accompagnato anche dalla promessa di duemila nuovi posti di lavoro.
Già allora era forte quello che chiamiamo «partito degli affari», un partito mafioso, che come tutta la mafia si annida nel cuore dello stato. Alla fine l’autostrada fu costruita.
Facemmo una battaglia contro gli espropri di terreno, nacque un piccolo comitato di proprietari terrieri a Bussoleno, ma la nostra lotta non fu popolare come lo è stata poi quella contro il Tav. Iniziammo a veder passare una quantità enorme di Tir, settemila al giorno. La Valle subì un inquinamento pazzesco, che si aggiunse a quello delle due acciaierie......
Facemmo una battaglia contro gli espropri di terreno, nacque un piccolo comitato di proprietari terrieri a Bussoleno, ma la nostra lotta non fu popolare come lo è stata poi quella contro il Tav. Iniziammo a veder passare una quantità enorme di Tir, settemila al giorno. La Valle subì un inquinamento pazzesco, che si aggiunse a quello delle due acciaierie......