- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

mercoledì 15 aprile 2020

Covid-19: 100 euro in cambio della vita - Arriva il premio per i “sacrificabili” - Incentivo irrispettoso per chi deve comunque lavorare

Forse si sono dimenticati un paio di zeri nella penna quando hanno deciso di regalare questo esiguo premio per tutti quei lavoratori che, volenti o nolenti, hanno passato il mese di marzo lavorando, mettendo a rischio la propria salute e quella dei colleghi. Mentre nelle aziende si salvaguardavano capi e dirigenti, che sono stati i primi ad essere messi in smart-working, per tutti gli operai e per buona parte degli impiegati, non cera tanto da scegliere: o in fabbrica o in fabbrica. Ad un mese di distanza da quella decisione e dopo avere ascoltato i necrologi giorno dopo giorno, possiamo sostenere con ferma convinzione, che questi 100 euro sono motivo di imbarazzo per chi li ha proposti come premio presenza e per chi ora ha pure il coraggio di vantarsene.​
Sta arrivando il momento in cui gli industriali vogliono riprendere le attività e stanno facendo pressione sul governo e sulle regioni perché si torni in fabbrica a produrre a pieno ritmo, ma il virus non se ne è ancora andato, e nessuno ha ancora le idee chiare su come si propaga, su quanto resiste, su come si passa da persona a persona, ecc. ecc. si stanno organizzando solo ora i vari comuni a distribuire le mascherine alla cittadinanza, per i tamponi siamo ancora lontani anni luce, figurarsi se è il momento per riaprire le fabbriche, ma per i “padroni” niente conta di più che la produzione a tutti i costi, se poi ci sarà qualche “effetto collaterale”, faranno un bel messaggio di condoglianze…​ ​
Ci aspettano anni di crisi profonda, molti lavoratori non avranno più un’occupazione e si abbasserà sensibilmente il tenore di vita di una buona fetta di popolazione, non che prima si navigasse nell’oro. Quello di cui dobbiamo essere certi e che non si ripetano più gli stessi errori, ad esempio accettando trattati internazionali che mettono a rischio la salute dei cittadini, ad esempio che non si prosegua sulla strada della privatizzazione ed esternalizzazione della sanità, ad esempio che la si finisca con i tagli agli organi preposti al controllo e alla tutela e alla prevenzione delle malattie e degli infortuni sul lavoro, ad esempio che non si anteponga sempre e solo l’interesse economico su tutto il resto. La crisi che ci aspetta nel prossimo futuro porterà con se un aumento spropositato dello sfruttamento della manodopera, il ricatto già visto in molte occasioni, “o così o stai a casa”, sarà la parola d’ordine per molti “datori di lavoro”, ci aspettiamo che si intervenga per tempo e senza fare sconti.​ ​
Non si può e non si deve accettare il concetto che le morti e le malattie sul lavoro non possano essere evitate, che siano un prezzo da pagare. Non si può e non si deve accettare la logica della riduzione dei costi e dell'aumento dei profitti a scapito della sicurezza, della salute e della vita dei lavoratori e della popolazione. Come non si possono e non si devono accettare né le minacce nè le intimidazioni ai lavoratori che denunciano le precarie condizioni di lavoro. Di esempi su come i “datori di lavoro”, che si parli di pubblico o di privato, intendono interpretare la prevenzione delle malattie e degli infortuni sia dei lavoratori sia della popolazione, sono stati riempiti giornali interi, e ci sembra superfluo fare il solito elenco, quello che sta accadendo in questi giorni è solo la goccia che fa traboccare il vaso, se di goccia si può parlare.
13 aprile 2020