Al Congresso dell’Unione Sindacale di Base noi non ci saremo, perché non è stato possibile presentare e far circolare nei congressi a tutti i livelli una proposta alternativa, in grado di rappresentare la possibilità di un cambiamento radicale della pratica sindacale che i nostri gruppi dirigenti hanno portato avanti negli ultimi tre anni, e capace di promuovere un’organizzazione fondata sull’autonomia dei territori, sulla sperimentazione di rapporti paritari con le altre sigle sindacali, con i movimenti di lotta e con i collettivi di lavoratori e lavoratrici interessati a un’attività sindacale inclusiva e non burocratica.
Siamo convinti che il mezzo prefigura il fine: un sindacato non democratico al suo interno non potrà riuscire a rendere più trasparenti e partecipati i luoghi di lavoro e a costruire democraticamente le richieste contrattuali e le elezioni dei delegati; non riuscirà a promuovere quel dibattito e quel confronto, anche aspro, senza i quali non potremo neanche immaginare di uscire dalla crisi in cui ci hanno cacciato decenni di politiche liberiste e di complicità sindacali. Siamo costretti a ricordare e a ricordarci che dal 2010 ad oggi si sono persi per
strada una parte degli ex Flmuniti-Cub a Bologna e ADL Cobas del Veneto. Più recentemente ha abbandonato USB la sede di Legnano, e anche Varese non ha partecipato al congresso. La struttura dei ferrovieri è uscita da USB e con una parte di O.r.SA. ha formato il Cat (Coordinamento Autorganizzato Trasporti). E altri sommovimenti sotterranei o meno sono in corso, non solo dentro USB.
A questo congresso, infine, non ci saremo nemmeno noi, come collettivi di lavoratrici e lavoratori organizzati nelle sedi di Cassina de’ Pecchi (MI) e di Brescia.
La rottura della CUB e il superamento di SdL erano prezzi da pagare per creare un percorso unitario e includente… ci abbiamo creduto, ci abbiamo provato, ma non è stato così. L’allargamento del coinvolgimento a centinaia di quadri che hanno partecipato a questa esperienza (che non si conclude, per noi, in modo positivo) potrà rappresentare però un elemento utile, a patto di riuscire ad evitare gli stessi errori e a superarli.
Ce la faremo? Sicuramente ci proveremo, promuovendo con chi ci starà un coordinamento intersindacale su campagne specifiche e un'altro e diverso modo di tenere insieme esperienze sindacali che non rinunciano, qui e ora, a promuovere l’autorganizzazione consapevole di lavoratrici e lavoratori.
A buon rendere, sperando di ritrovarci insieme nelle lotte.
6 giugno 2013
Angelo Pedrini e Tonino Vetrano (Casa dei Sindacati di Base – USB Milanoest)
infosindacale@gmail.com
Mario Carleschi e Margherita Recaldini (ORMA, sindacato territoriale
autorganizzato – Brescia e Verona)
orma.sta@gmail.com