- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

sabato 22 giugno 2013

Elcon, doppia bocciatura in settimana: il no della politica e del territorio

CASTELLANZA – Dopo l’ultima seduta del Consiglio regionale lombardo, tutti gli enti e le parti politiche hanno ormai espresso in maniera esplicita il proprio parere riguardo al possibile arrivo di Elcon a Castellanza, in vista della decisione che la Commissione tecnica dovrà prendere nelle prossime settimane in base allaValutazione d’Impatto Ambientale (Via).
 
IL “NO” DEL TERRITORIO...
Come ormai noto, le Amministrazioni locali hanno dichiarato da tempo il loro noal progetto, incompatibile con la realtà del territorio all’interno del quale dovrebbe insediarsi, sia attraverso il documento firmato al tavolo permanente per lo sviluppo sostenibile, sia con le delibere di consiglio votate, nella maggior parte dei casi, all’unanimità, sia durante l’ultima Conferenza dei Servizi che si è svolta nei giorni scorsi.
Differente, ma non troppo, la posizione dellaProvincia, che ha dichiarato, attraverso una nota, di non possedere abbastanza elementi per poter valutare il progetto; di fatto, anche questo è un parere negativo, anche se in molti si augurano che il no venga reso esplicito in questi giorni.
 
... E QUELLO “POLITICO”
Per quanto riguarda la Regione, il Consiglio e la Giunta hanno espresso chiaramente il proprio dissenso per diverse ragioni, quali la posizione ormai troppo centrale nell’abitato del polo chimico, la non compatibilità del progetto a livello viabilistico, e, non certo ultimo a livello di importanza, il fatto che la realizzazione dell’impianto andrebbe, di fatto, a vanificare gli sforzi degli ultimi anni per migliorare le condizioni del sito e del fiume nel quale finirebbero, passando prima dal depuratore di Olgiate, gli scarichi prodotti dall’azienda.