BUSTO ARSIZIO - Lavoratori della “Mario Crosta” in agitazione.
L’azienda di finissaggio e nobilitazione tessile si appresta a licenziare 18 dipendenti su 34. Protestano i sindacati, che giovedì pomeriggio hanno organizzato un presidio in corso Sempione, davanti ai cancelli della storica ditta, fondata nel lontano 1925.
“Licenziare in questo modo 18 persone è una scelta sbagliata – sostiene Marco Galli (Adl) – Alcuni lavoratori sono vicini alla pensione, ed è possibilie trovare una soluzione diversa. La mobilità volontaria non è da escludere, ma si parla di 5 o 6 mila euro, una cifra che non permette certo di vivere, soprattutto in virtù dell’attuale mercato del lavoro. Bisogna arrivare almeno a 15-20 mila euro. E per chi resta, chiediamo un contratto di solidarietà di un anno che potrà poi essere prorogato, garantendo continuità all’attività dell’impresa”.
“Dimezzare i dipendenti significa mettere una lapide sull’azienda – aggiunge Pagani – Il presidio di oggi è un primo segnale che speriamo possa raggiungere chi di dovere”. Ma sindacati e lavoratori non sono intenzionati a fermarsi qui: “Se ci metteranno con le spalle al muro, siamo pronti a bloccare la fabbrica”, avverte Marco Galli.