spett. le
ASL Cardano al Campo
PC
Procura della REpubblica
Busto Arsizio
oggetto: esposto per verifica rispetto legge 81/2008
PREMESSA:
In data 9 aprile 2013 vero le
9,00 circa, presso la ditta Agusta Spa in via Agusta 520 a C. Costa in Samarate
(VA), un operatore dipendente della CFL spa di S. Giuliano Milanese MI, una
ditta di logistica che opera presso il cantiere Agusta di C. Costa, mentre
utilizzava una “GRU A PONTE” nel capannone denominato “magazzino barre e seghetti”,
è rimasto “appeso” a una decina di metri dal suolo all’interno della GRU che, a
causa di un guasto, non poteva essere utilizzata ne spostata in nessuna
direzione.
Tale GRU A PONTE viene utilizzata
all’interno del magazzino per “stoccare” delle barre in materiale ferroso di
notevoli dimensioni, l’operatore si trova all’interno della GRU e movimenta la
stessa (e se stesso) che scorre su due binari come un carroponte ed è sollevata
dal suolo. Il guasto della GRU ha attivato automaticamente l’allarme ma nessuno
si è avvicinato e l’operatore non aveva la possibilità di scendere dalla GRU e
non aveva alcun sistema di comunicazione con l’esterno. Trascorso un certo
lasso di tempo l’operatore ha deciso di utilizzare le scansie come scala ed è
uscito dalla cabina arrampicandosi sulle scansie per scendere.
A seguito del fatto appena
enunciato, Agusta ha mostrato un “verbale” rilasciato dall’ASL di Cardano al
Campo (in allegato) che, in data 20 novembre 2011, dichiarava “conforme alle
norme della prevenzione infortuni” la GRU A PONTE su cui è accaduto il fatto.
A fronte di quanto alla premessa,
si chiede
di verificare le responsabilità
sia degli organismi di vigilanza (ASL) sia delle aziende coinvolte (Agusta e
CFL), al fine di stabilire come fosse possibile che tale GRU potesse operare
con all’interno un operatore senza avere nessun sistema di “evacuazione” in
caso di emergenza, ne alcun sistema di comunicazione e che sia stato,
recentemente, rilasciato un certificato di idoneità nonostante quanto palesemente
verificabile da chi dovrebbe essere adeguatamente formato per tale scopo.
di verificare, inoltre, quanti
altri “macchinari” potenzialmente pericolosi operanti all’interno della azienda
Agusta in C. Costa, siano stati oggetto di verifica ispettiva da parte dell’ASL
competente senza una “approfondita” analisi finalizzata alla tutela della
salute dei lavoratori secondo quanto stabilito dalla legge in oggetto.
si rimane a disposizione per
eventuali chiarimenti,