BOLOGNA - E' partito poco dopo le 16 da piazza Maggiore il corteo dei facchini che protestano a Bologna per la vertenza della logistica. In corteo la presenza degli stranieri è altissima e sono scanditi anche slogan in lingua araba. Si è accodata al corteo anche la comunità turca, scesa in piazza sotto le Due Torri dopo gli scontri di questi giorni a Istanbul.
"Qui a Bologna Granarolo e Aster Coop hanno licenziato 50 facchini della logistica perché avevano osato alzare la testa", scandisce al megafono uno dei portavoce dei facchini. "Fino a oggi nessuno sapeva che gli addetti della logistica lavorano come schiavi per 700 euro al mese per arricchire le tasche dei padroni. Sono stati licenziati perché hanno alzato la testa. Non solo: la commissione di garanzia ha anche deciso che lo sciopero
nella logistica deve essere regolamentato e che il profitto dei padroni deve essere comunque salvaguardato, quindi di fatto i licenziamenti sono giusti", prosegue il portavoce. "Bisogna reagire, perché altrimenti non c'è futuro", aggiunge annunciando: "noi non ci stiamo. Se voi limitate i diritti di sciopero, noi moltiplichiamo gli scioperi".