- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

domenica 7 luglio 2013

Busto Arsizio: Sindacati pronti a manifestare davanti al municipio

“Il nuovo segretario comunale è partito col piede sbagliato, affermando che l’amministrazione può fare quello che vuole”, osservaFausto Sartorato (Adl). “Sappiamo benissimo che la gestione di questi aspetti è prerogativa del dirigente – precisa Angiolino Liguori (Csa) – Ma vi sembra opportuno che l’amministrazione prenda decisioni unilaterali su questioni che interessano i lavoratori, anziché confrontarsi con le Rsu che ne conoscono esigenze e problematiche?”.

Inoltre, i rappresentanti dei lavoratori fanno notare che subito dopo la commissione trattante di giovedì, una dipendente è stata spostata dall’ufficio Delibere – in cui lavora Liguori – all’ufficio Lavori pubblici bis. Una decisione che ha insospettito i delegati Rsu: “Mentre chi chiede di essere spostato viene lasciato al suo posto, dall’oggi al domani trasferiscono una lavoratrice (‘modificando’ così la pianta organica stabilita dal Comune), tra l’altro mentre il funzionario di quel settore è in ferie. Questo intervento ci lascia perplessi; non vorremmo che legittime rivendicazioni sindacali portassero qualcuno ad accanirsi sui lavoratori”.
 
Liguori e Sartorato, insieme a Gabriella Centa (Adl) e Giuseppe Megale (Uil), chiamano in causa il sindaco: “Farioli intervenga e faccia chiarezza. Sarebbe auspicabile convocare un incontro aperto ai giornalisti; i progetti strategici, infatti, riguardano anche gli utenti. Basti pensare a quanto sarebbe utile, per esempio, la carta d’identià magnetica, che a Busto ancora non esiste”.