Siamo all’epilogo finale di una gestione fallimentare
che ha portato una azienda famosa in tutta Italia per la qualità del prodotto e
delle macchine fatte fino sull’orlo del baratro.
Nonostante tutto quello che è successo, secondo noi,
è ancora possibile salvare il salvabile e quello che resta dell’occupazione se
solo se ne avesse la voglia e l’intenzione.
La Proprietà non si fa vedere da tempo e non riceve
nessuno, i lavoratori sono allo sbando, in cassa integrazione o lasciati soli a
cavarsela per terminare le ultime commesse da chiudere con una certa urgenza.
Le continue richieste di incontro sindacale non hanno
ottenuto risposta, nemmeno il presidio fatto davanti al cancello da quasi tutti
i dipendenti ha scosso le anime dei “padroni”, nessuno si abbassa ad ascoltare
i lavoratori.
Qualche giorno fa la direzione della M. Crosta ha
dichiarato l’intenzione di “licenziare” 18 lavoratori su 34 dipendenti,
sembrerebbe che l’azienda non abbia più attività e non riesca più a fare
lavorare le maestranze ma invece non è così: mentre ci sono lavoratori in cassa
integrazione che rischiano di perdere il posto di lavoro, in azienda sono presenti operai in pensione che lavorano e recentemente
sono apparsi anche dei lavoratori esterni (ditte artigiane) per montare le
macchine a marchio Crosta, Queste ingiustizie devono terminare e tutti i
lavoratori devono rimpadronirsi dei propri diritti.
Se c’è lavoro devono
rientrare i lavoratori in cassa integrazione!!!!
Gli operai sono anche disposti a fare sacrifici, come
stanno peraltro già facendo da 4 anni, ma solo se c’è una prospettiva di rilancio
e un dialogo franco con la proprietà.
Ad oggi i dipendenti si sentono solo presi in giro perché stanno
diventando il “capro espiatorio” di una incapacità manageriale che non sta
consentito alla ditta Mario Crosta di superare la crisi.
I 18 licenziamenti che l’azienda si appresta a mettere in
atto tra qualche mese, trasformeranno cosi un’azienda gloriosa in un piccolo
garage.
I lavoratori sono pronti al dialogo ma se questi atteggiamenti non
finiranno faranno tutto il possibile per mantenere in piedi la ditta e salvare
tutti i posti di lavoro.