- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

giovedì 26 settembre 2013

doccia fredda dal Consiglio di Stato: Sea deve pagare 360milioni

Il Consiglio di Stato ha accolto l'appello del governo italiano e ha dunque annullato la sospensiva della "maxi-multa" da 360 milioni di euro, comminata dall'Ue alla Sea per gli aiuti concessi alla controllata Sea Handling. Una decisione che annulla la sospensiva ottenuta dal Tar nei mesi scorsi. Il ricorso contro la sospensiva disposta dal Tar era stato presentato quest'estate dal governo italiano, per evitare conseguenze a livello europeo contro l'Italia.

«Non mancano i motivi di preoccupazione per la complessita' della situazione - commenta il presidente di Sea, Pietro Modiano- ma siamo fortemente determinati a trovare le soluzioni che tutelino i nostri lavoratori e il futuro dell'handling nel nostro Gruppo». Una decisione che - è stato più volte sottolineato - potrebbe avere gravi ripercussioni sul bilancio e mettere a rischio i lavoratori della società che gestisce Linate e Malpensa. Il provvedimento annulla la sospensiva che era stata concessa dal Tar, ma la Sea spiega che l'ordinanza «non interferisce sull'iter e sulla progressione della trattativa con la Commissione europea avviata negli ultimi mesi», sul merito della questione. Anche se la Sea sottolinea come «l'ordinanza renda ancor più urgente la prosecuzione del negoziato con la necessaria decisione». 

Si fa sentire anche il Comune di Milano, principale azionista pubblico: «Il governo intervenga immediatamente a tutela di un'azienda importante del nostro Paese e dei suoi oltre duemila lavoratori», dice il sindaco Giuliano Pisapia. «Prendiamo atto, non senza rammarico, della decisione che ribalta il pronunciamento del Tar. Purtroppo l'Amministrazione è stata lasciata sola a difendere le ragioni che avevano portato il Tar a decidere per la sospensione ».
varesenews.it