BUSTO ARSIZIO - L’iter che porterà alla riorganizzazione di Agesp ha preso ufficialmente il via giovedì sera in commissione Affari generali, durante la quale il sindaco Gigi Farioli ha illustrato la proposta di delibera relativa “non al semplice riordino delle società partecipate, ma al riordino complessivo di tutti i servizi in favore della città”.
Consiglieri comunali e vertici delle aziende destinate a essere rivoluzionate hanno ascoltato la relazione dell’atto di indirizzo proposto dal primo cittadino, che porterà a una “riorganizzazione dell’intero gruppo Agesp sostenibile sotto il profilo sociale, ambientale ed economico”.
“Basta con le scatole cinesi – ha scandito Farioli – Ci sarà un’unica società di servizi pubblici locali”. A questa andranno affiancate le realtà che gestiranno i servizi strumentali (vale a dire cimiteri, verde, patriminio e strade). Si andrà verso una semplificazione delle governance societarie, ricorrendo il più possibile ad amministratori unici. Il che significa tagliare gli attuali Cda al fine di perseguire uno degli obiettivi principali di questa rivoluzione: il contenimento dei costi delle società.
Prima del prossimo consiglio comunale, chiamato (il 16 settembre) a dare un indirizzo generale, venerdì 13 settembre la commissione Affari generali si riunirà ancora per lasciare spazio al dibattitto.
Il futuro delle partecipate interessa da vicino anche (e soprattutto) i dipendenti: giovedì sera, una delegazione del personale di Agesp era presente in sala consiliare. Al loro fianco Fausto Sartorato, sindacalista Adl: “Siamo qui per ascoltare – ha spiegato – Il futuro dei lavoratori non è chiaro. Abbiamo chiesto un incontro al sindaco, ma finora non c’è stata alcuna risposta. L’esperienza di Agesp si è rivelata fallimentare; adesso gli errori della politica non si ripercuotano sui lavoratori”.
Ed entro fine mese bisognerà dare una risposta anche ai 15 precari della “Servizi” in attesa della stabilizzazione.