Nella mattina di martedì 17 settembre la direzione di Avis, la Cub Trasporti e una delegazione di lavoratori si sono incontrati di fronte al Prefetto di Varese (che ha seguito tutta la vicenda nel tempo) e si è arrivati ad un accordo parziale: «Avis - dicono i rappresentanti della Cub Trasporti - ha comunicato che non procederà al licenziamento dei 17 lavoratori, che all’atto della procedura per il passaggio di ramo d’azienda - che verrà formalizzato nei prossimi giorni - convocherà la Cub Trasporti, che procederà al pagamento ai lavoratori del tfr e che ogni mese effettuerà una verifica sull’applicazione della cessione di ramo d’azienda». Secondo il sindacato il passaggio di ramo d'azienda avverrà grazie ad alcune garanzie offerte sul mantenimento di retribuzione, orari, contratto nazionale di riferimento, luogo di lavoro e grazie alla garanzia di salvaguardia di 36 mesi da parte di Avis. L'azienda dal canto suo ha confermato l'affidamento del servizio di car care alla Dea Servizi srl, su cui il sindacato di base ribadisce «una serie di osservazioni sulla sua non idonea osservanza dei requisiti previsti dal contratto nazionale di lavoro». In ogni caso, per ora l'agitazione sindacale è terminata.
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