- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

mercoledì 16 ottobre 2013

Sial-Cobas dichiara sciopero 18 ottobre cortei a Milano 9,30 p.za Cairoli e Roma p.za della Repubblica

Ragioni per lottare e protestare ce n’è più di una. Infatti ci sarebbe bisogno non di 1 (uno) sciopero generale ma di una fase di proteste e lotta continua su obiettivi discussi e condivisi nei luoghi di lavoro.
La loro crisi vogliono farla pagare a tutti/e noi. Per la cassa integrazione in deroga non trovano 4,5 miliardi ma pagano più del doppio alle imprese con il cuneo fiscale. Per combattere la disoccupazione e superare la cassa integrazione servono programmi di opere sociali, di bonifica, di ripristino ambientale e una forte riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario; certamente non grandi opere profittevoli, per i soliti noti, che distruggono l’ambiente. Pensiamo che la pensione pubblica debba essere a 55 anni per le donne e 60 per gli uomini con max 40 anni di lavoro, inoltre va data una soluzione al problema degli “esodati”. Siamo contrari ai fondi pensionistici complementari che hanno visto oltre 1.000.000 di lavoratori sospenderli per la crisi, la cassa integrazione, fallimenti e  licenziamenti. Per difendere la sanità pubblica non si devono tagliare le spese del 30%, ma evitare sprechi e il pagamento a prestazione (DRG) che crea distorsioni e scandali; si deve puntare sulla prevenzione e non sul welfare contrattuale o aziendale che distoglie risorse e crea l’illusione che con pochi euro si possa avere chissaché con prodotti assicurativi come “salute sempre”, “meta salute” e simili. Con i soldi degli F35, la spesa militare italiana sarà tra i 13 e i 17 miliardi di euro, con quei soldi si potrebbero migliorare i servizi sociali e molto altro. Nel Pubblico impiego occorre rilanciare la battaglia per la riconquista dei contratti bloccati da anni e contro l'accelerazione che il Governo Letta vuole imprimere all'applicazione della Spending Review. La difesa e la riqualificazione dei servizi pubblici non può che accompagnarsi al miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori pubblici, per impedire una nuova ondata di privatizzazioni e di dismissione in particolare delle Aziende partecipate e di quello che rimane delle aziende pubbliche o miste di carattere strategico (Finmeccanica, Alitalia, Telecom, Enel, Eni, ecc.).

Confindustria, Cgil, Cisl e Uil firmano accordi nei quali i padroni e le imprese mettono il becco nella democrazia e nei diritti dei lavoratori. Limiti e discriminazioni verso i sindacati non in linea mirano a impedire a lavoratori e lavoratrici di decidere sulle piattaforme, sulla delegazione alle trattative, sulle lotte, sugli accordi e sulla libertà di scegliere il sindacato che vogliono.
Dalla crisi si può uscire ma è necessario cambiare il passo e dare continuità alle lotte.
Invitiamo giovani, studenti, pensionati e disoccupati a partecipare alle proteste.
Ecco alcuni altre ipotesi di lavoro:
-          contro le Trivelle in Martesana sta prendendo piede un campagna NO TRIV;
-          è in preparazione una campagna di protesta contro la chiusura dell’Ospedale San Carlo;
-          Mercoledì 30/10 dalle 21,00 riunione presso la sede Cobas a Milano v.le Monza 160 (mm1 fermata Gorla) per discutere come dare continuità alle lotte e per verificare la possibilità di costruire iniziative in comune, mettendo in rete chi ci vuole stare su temi specifici (es. salute e sanità, logistica) o a livello più generale.   SIAL-Cobas – (già USB Milanoest. Ebbene sì abbiamo cambiato nome)
c/o Casa Sindacati di Base: Cassina de’ Pecchi Via Roma 81 20060 (Mi) tel. 0295299551 fax 0225137196