Fino a esaurimento scorte. Sembra questa l’unica “strategia industriale” che Ktm ha adottato per laHusqvarna di Cassinetta di Biandronno. Una realtà a cui i lavoratori dello storico marchio di motociclette non si rassegnano. In una ventina si sono dati appuntamento stamani, mercoledì 20 novembre, davanti ai cancelli dello stabilimento, per ribadire il concetto al gruppo austriaco, dandosi un compito ben preciso: impedire il passaggio dei tir provenienti dal Veneto che trasportano a Cassinetta le scorte del magazzino Husqvarna di Volargne, in provincia di Verona. In tutto una cinquantina di camion che da qui a dicembre hanno il compito di spostare i pezzi stoccati in Veneto e trasferirli in provincia di Varese. Ktm ragiona in un’ottica di dismissione dell’attività produttiva e questo ulteriore tassello ne è, ove ce ne fosse bisogno, la prova.
«Il motivo è che una parte dello stabilimento di Cassinetta – dice un dipendente – diventerà un unico grande magazzino con lo scopo di esaurire i pezzi Husqvarna». E dopo? Il dopo è un’incognita per i 180 lavoratori che stanno assistendo al “saccheggio industriale” dell’azienda in cui hanno lavorato.
Queste persone sono state messe di fronte a un plotone di esecuzione, ma il momento della fucilazione rimane un mistero.
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