Ieri pomeriggio
il compagno Fabio Zerbini è stato attirato in una specie d'imboscata e pestato a
sangue. Con la scusa di un incontro per risarcire i danni di un incidente
automobilistico (uno specchietto rotto) avvenuto a fine dicembre, è stato
attirato in zona Affori.
Appena sceso
dall'auto, è stato assalito a tradimento e pestato a sangue.
Gli aggressori si sono quindi allontanati
promettendogli una brutta fine se si occuperà ancora dell'organizzazione delle
lotte operaie.
Questo pestaggio
è la continuazione della strategia repressiva che combina l'intervento delle
forze del disordine, con quelle dell'ordine di mafia, n'drangheta e camorra di
cui hanno fatto le spese i nostri militanti sindacali , con minacce, processi,
pestaggi, incendi d'auto ecc...
Più lo scontro
politico si accentua, più si intrecceranno queste azioni atte ad intimidire la
lotta dei lavoratori della logistica, ma solo l'estensione di questa,
l'organizzazione di essa e dei COBAS potrà garantire una maggior difesa agli
attacchi posti in atto dal padronato e dai loro sgherri, contro i sindacalisti
attivi.
Non ci faremo
intimidire!
Un caloroso
saluto e una pronta guarigione va a Fabio, uno dei nostri compagni più in vista
nelle lotte portate avanti tra gli operai della logistica.
Il S.I. COBAS
nazionale