Nelle carte dell'inchiesta che ha portato in carcere otto persone, fra cui l'ex dg della società che fa capo alla Regione, spunta un'intercettazione sul lavori all'ospedale: "Gli escavatori fingevano per fare cinema"
Una serie di telefonate intercettate in cui si parla a lungo dell'appalto per la cosiddetta 'piastra' per l'Expo. E movimenti "anomali" sui conti dei professionisti che sarebbero stati favoriti nell'assegnazione di incarichi e consulenze. Sono i nuovi dettagli che emergono dalle carte dell'inchiesta della Procura di Milano che una settimana fa ha portato in carcere l'ex direttore generale diInfrastrutture Lombarde, Antonio Rognoni; il responsabile dell'Ufficio gare, Pierpaolo Perez, e altre sei persone per una lunga serie di presunte turbative d'asta in relazione alle più importanti opere pubbliche degli ultimi anni in Lombardia.
Proprio in quel lungo elenco (più di 60 sono i capi di imputazione contestati a Rognoni) di presunti appalti truccati al centro dell'indagine coordinata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dai pm Paola Pirotta e Antonio D'Alessio, ci sono anche incarichi e consulenze legali relativi alla realizzazione del nuovo ospedale di Bergamo. E nel capoluogo orobico, più in dettaglio, è aperta un'inchiesta sulla cosiddetta 'trincea', ossia una parte dei lavori relativi alla struttura sanitaria. E di quest'opera, appunto, parlano Perez e un non meglio identificato Ale in una telefonata intercettata dalla guardia di finanza il 2 febbraio del 2012 e contenuta nei brogliacci che sono stati depositati come allegati all'ordinanza di custodia cautelare.
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